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Le città possono avere quindi un ruolo profetico nell ’ immaginare uno scenario e alcune nuove politiche su scala internazionale , e il comune di Palermo , su alcune tematiche , è realmente stato all ’ avanguardia , anticipando i tempi ; ma non sulla mobilità ci permettiamo di dire .
“ La costruzione e pianificazione della città di Palermo – continua Catania – dal dopo guerra in poi è stata indirizzata verso un ’ architettura concepita su grandi palazzi e cementificazione ; questo mentre a Milano si costruiva la metropolitana e venivano mantenuti i tram elettrici grazie a grandi investimenti pubblici in infrastrutture . Per questo serve un ’ idea diversa di città , gli argomenti di cui discuto oggi a Palermo hanno un ritardo di vent ’ anni , in tutto il resto del mondo parlare di utilizzo della bicicletta è retrogrado , mentre a Palermo aver ridotto la carreggiata stradale in favore di piste ciclabili è stata una notizia da prima pagina per giorni sui quotidiani , peraltro fonte di litigi e malumori per i cittadini – ricorda l ’ Assessore . All ’ interno di questo contesto stiamo quindi vivendo una sfida nella sfida , e proprio il cambiamento di mentalità è il primo passo da compiere .”
Il tentativo degli ultimi anni è stato quello di recuperare il ritardo accumulato rispetto al resto d ’ Europa . “ Per noi si parla di circa 60 anni di arretratezza non colmabile in 5 anni di mandato ; anche se facciamo il possibile per accelerare . Le aree pedonali sono raddoppiate e le maggiori piazze palermitane , prima zone di parcheggio , sono state chiuse al traffico , è un processo certamente iniziato , ma che va coltivato e portato avanti con forza . Serve tenacia e collaborazione di tutti perché la grande sfida economica del futuro è l ’ investimento in sostenibilità e Green Economy .”