18
PORTO
Palermo senza confini con l ’ evoluzione del sistema portuale
L ’ intervento di Maurizio Carta , urbanista e docente presso l ’ Università degli Studi di Palermo
L a presentazione del progetto porto è stata affidata durante la DBW a Maurizio Carta , docente di urbanistica del Dipartimento di Architettura dell ’ Università degli Studi di Palermo , tra gli artefici del piano regolatore portuale . L ’ architetto ha introdotto l ’ intervento rammentando il contributo fornito a Energia Media nel 2014 in occasione di Palermo SmART City . “ L ’ importanza di unire il mondo dell ’ arte a quello dell ’ intelligenza nella correlazione tra digitale e spazio fisico urbano , è un tentativo palese di trasformare il capoluogo siculo in un acceleratore di particelle in grado di guardare e anticipare il futuro .
Una visione , un progetto , riuscire a conferire praticità e operatività a tutto quello che fino ad ora è stato solo pensato , senza più essere costretti solo a risolvere emergenze ; un piano concreto che trova un filo conduttore nei molteplici incontri ospitati a Palermo in questi anni . In Università stiamo lavorando a una visione che abbiamo denominato Palermo + 20 , nella quale abbiamo elaborato una mappa che mostra i luoghi di reazione della città , prendendo in esame i punti già oggetto di processi di pianificazione da parte dell ’ amministrazione , ma anche i luoghi che gli urbanisti e i pianificatori da tempo osservano con particolare attenzione .”
Il rischio è che oggi Palermo possa apparire come un sistema di isole , di eccellenza e qualità , ma separate una dall ’ altra , sconnesse fra di esse ; è necessario quindi individuare un elemento di congiunzione , un elemento ordinatore .
“ Palermo ruota da sempre attorno a due assi – prosegue Carta ; il cardo , via Ruggero VII e il decumano , Corso Vittorio Emanuele . Oggi stiamo assistendo a una sorta di cambio di scala di questa relazione ordinatrice della città . Questi due assi hanno da sempre rappresentato il centro cittadino , ma a seguito di alcuni interventi , il cardo si sta spostando sempre più verso il mare .
Il porto inteso come cardo ha inoltre un ’ altra peculiarità , non si ferma infatti alla sola dimensione urbana ma va a toccare Cefalù , Termini Imerese , continua per Trapani e si chiude a Porto Empedocle , aprendo quindi notevolmente i suoi orizzonti non più strettamente cittadini .
Questo comporta una diversità di approccio alla vita cittadina , in quanto l ’ incrocio di strade era stato disegnato per una Palermo che guardava sé stessa e cercava di migliorarsi come capitale ; l ’ intuizione di vedere il mare e la linea di costa come cardo invece fa si che la città aumenti e amplifichi la sua ambizione estendendo i suoi orizzonti e aprendosi a un territorio più ampio . Non esiste più una linea di demarcazione netta , il mare diventa la spina dorsale , questo equivale a flussi , traffici , significa aprirsi a un ’ ambizione cosmopolita , significa quella relazione tra luogo e mondo che una città come Palermo per sua vocazione e sua natura deve avere ”.