Il mondo , compreso quello quotidiano in cui ognuno di noi interagisce con le situazioni e le persone , così differente da quello di soltanto un decennio fa , così in fermento costante e mai statico , così complesso e in continuo cambiamento , fluido e senza riferimenti , fragile e spesso stanco … ebbene , questo mondo è tuttavia il mondo di sempre , con l ’ uomo di sempre , che attraverso il bagaglio del tempo e delle esperienze non smette mai di essere colui che cerca , che brama , che rincorre una speranza di bene e una carezza che riscaldi la sua vita e dia senso al suo esserci .
Per questo vale ancora la pena di pensarci su , di esprimere delle riflessioni a voce alta che qualcuno possa raccogliere e sviluppare in un ulteriore approfondimento di ciò che siamo e dei nostri perché . Ed ecco per quale motivo il nostro giornale non sarà più mensile , ma trimestrale , proprio per avere tempo e modalità attraverso i quali poter meglio elaborare e comprendere fatti e circostanze .
Ogni contributo sarà prezioso : fosse anche una semplice traccia lasciata su quella che ormai è divenuta la … bacheca della vita !
Se tutte queste tracce venissero raccolte e se dietro ad esse imparassimo a vedere le storie e gli umori , la rabbia e gli affetti , le scelte e i non-detti , coglieremmo un universo interessante , provocatorio , senz ’ altro importante per gli stimoli e le perplessità che offre .
Forse oggi ci occorre una dose in più di pazienza e di saggezza per saper “ leggere ” immagini , citazioni , suoni e persino profili , selfie e tag ! sono un ’ esuberanza di messaggi , di richieste
4 di aiuto e di affetto , di modi d ’ esprimersi e di valere , di ricerca di qualcuno a cui piacere , di offerta drammatica della propria amicizia !…
Nelle pagine del nostro giornale non vi saranno proposte risolutive , ma soltanto il tentativo di interpretare ; non , però , con la pretesa di de-finire cose o situazioni , bensì con la disponibilità a recepire la domanda sempre sottesa .
Forse , l ’ unica pretesa che queste pagine racchiuderanno sarà quella di poter rammentare a chiunque e in qualunque situazione che “ il bello della vita ” a cui tutti miriamo non è un ’ illusione , ma è ciascuno di noi con la propria originale presenza : una bellezza a volte offuscata , spesso trascurata , magari dimenticata e persino abbandonata … Eppure questa bellezza c ’ è e prolunga il suo richiamo fino alla fine del tempo e nelle pieghe di ogni contraddizione , perché per “ salvare ” davvero occorre assumere ogni cosa e il suo contrario . Per questo l ’ autentica bellezza non coincide con l ’ armonia che scarta , seleziona e proporziona , ma è quella che , proprio attraverso i frammenti del cammino dei giorni , compone il mosaico della vita reale con le sue scalfitture e i suoi colori stridenti , mantenendo così l ’ enigma e il contrasto che fanno dell ’ esistenza una domanda aperta .
Certamente il vero risplende , come diceva Platone ; ma è « vero » proprio in quanto mantiene tutte le sue difformità di fronte alle quali ognuno deve necessariamente scegliere non come risolverle , ma come attuarle , come viverle , come giocarle . E il problema sta proprio qui ! Infatti , la differenza cristiana non è costituita da dogmi o dottrine , né