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Anche la città, la polis e quindi anche la politica (nel senso originario di questo termine) hanno necessità di questa visione ulteriore delle cose e delle persone: potrebbe apparire illusorio, perchè la fragilità del vaso di creta rimane; eppure è proprio tale fragilità a dare consistenza alla vita per ciò che è davvero e quindi a farcela considerare con realismo, senza prepotenze, con saggezza e buon senso, con finezza e attenzione, ma anche con la fermezza della giustizia e dell’onestà. Questa visione infatti, non significa buonismo: il Vangelo ci ha ricordato che le cose grandi generano separazione, quasi una spada che divide e che anche nella casa comune che è la Città e la convivenza umana, esige la scelta incondizionata dei valori più alti, la sola che impedisce alla solidarietà e al bene comune di non rimanere parole vuote né di degenerare in una sussidiarietà che non favorisca l’intraprendenza e la partecipazione attiva e responsabile. Ecco perché a volte occorre che anche coloro che amministrano la cosa pubblica siano un po’ dei profeti (Mt 10, 41) ossia gente che sa guardare avanti e oltre e che sa intuire l’invisibile. Anche il politico deve avere dei sogni che siano grandi, che siano belli e che si traducano nella progettualità concreta e puntuale. Chi amministra la convivenza sociale occorre anche che sia poi giusto (Mt 10, 41), cioè un uomo o una donna equi e onesti, di spessore, gente per bene, delle brave persone. E non è poco né tantomeno così facile! E allora come fare? Da dove cominciare? Ci risponde ancora il Vangelo indicandoci un gesto semplice, alla portata di tutti: il… bicchiere d’acqua, ossia le cose piccole, quotidiane, le cose necessarie all’ordinario e che spesso vanno da una strada a una tubatura da sistemare, da una pratica a una normativa da sbrigare, da un documento a una tassa da segnalare… Tutto ciò, anche tutto ciò fa il bene della nostra gente e, anzi, proprio in tutta questa normalità routinaria si esercita una sorta di paternità da parte di chi amministra la Città: non il paternalismo, intendiamoci bene; ma la paternità bella e densa di attenzione che vede e provvede con cura intelligenza e bellezza perché ha a cuore coloro che gli sono stati affidati. E tutti noi cittadini? Che fare? Come essere attivi e propositivi e non scadere nella semplicistica denigrazione o nel pessimismo cinico che aleggiano sempre attorno alla cosa pubblica…? 39