Bet El Za 1 - Bet-el-za Originale | Page 40

Anche a noi viene in aiuto la Parola ulteriore del Vangelo che ci rammenta che ognuno di noi vale molto di più (Mt 10, 31): più dei passeri e più della mediocrità; più della burocrazia e più della critica malevola; più dei pregiudizi scontati o dell’inerzia rassegnata. Abbiamo cioè una dignità grande che non può né deve mai desistere di fronte alle inevitabili fragilità umane, politiche e sociali. Anche il nostro sguardo deve essere profetico, cioè avere orizzonti ampi, soprattutto se siamo credenti, non smettendo mai di indicare tali prospettive a tutti, compresi coloro che ci amministrano. Proprio per questo però non possiamo, come cittadini e tanto più come credenti, accontentarci di panem et cicenses! Chiediamo di più anzitutto a noi stessi e domandiamoci: quale futuro per questa nostra Città? Cosa conta ed è urgente in questo momento? Cosa offrire ai più giovani? Come educarci per davvero al vivere sociale? Come continuare ad interrogarci, senza abbassare la guardia, sui tempi che cambiano (e molto in fretta!), sulle modalità che 40 spesso ci trovano impreparati, sulle persone che ci interpellano? Dove stiamo andando? Cosa stiamo costruendo? S. Alessandro è passato da queste nostre terre e ha lasciato un segno: di coraggio, di santità, di un mondo-altro, di un di-più necessario… Quale sarà il nostro segno?