Lo scorso 26 Agosto la nostra Città ha ricordato il proprio Patrono , S . Alessandro . Durante la solenne celebrazione Eucaristica , il Parroco ha rivolto un “ Pensiero alla Città ″ che è stato poi consegnato ai nostri Amministratori . Ecco il testo :
In questa liturgia del Santo Patrono della nostra Città , vogliamo porci in ascolto di una Parola che dia significato , slancio e incoraggiamento ai nostri passi umani e alle nostre convivenze sociali .
Se siamo venuti qui in chiesa non deve essere per una sorta di religione civile che confonde le tradizioni con la fede , bensì perché , da uomini e da credenti maturi , comprendiamo che senza motivazioni valide e fondate nulla delle nostre relazioni , così come del nostro essere cittadini o del nostro impegno politico , può avere consistenza e futuro .
Anche chi tra noi fosse laico deve necessariamente e ancor più urgentemente trovare un significato sufficiente al proprio agire e alle proprie scelte , perché non è possibile sostenere l ’ esistenza e le sue inevitabili difficoltà senza uno scopo che valga la vita intera !
Ecco perché un uomo di buon senso , anche se non credente , si pone sempre volentieri in ascolto di parole “ ulteriori ” che possano sostenere la complessità del reale . Ed ecco perché stamattina , credenti e non , ci siamo ritrovati in ascolto di una Parola che comunque ci
fa bene , perché parla dell ’ umano , così importante per un credente da essere … divino !
Ci è stato ricordato che siamo tutti dei vasi fragili ( 2 Cor 4,7 ), soprattutto nel contesto epocale contemporaneo : è difficile orientarsi e ancor più è difficile scegliere . Tuttavia custodiamo un tesoro grande che è la nostra umanità , Il mistero della nostra esistenza , le caratteristiche di ciascuno , l ’ apporto significativo che ognuno di noi costituisce …: non è possibile che tutto questo venga disperso o vanificato !
Alessandro ( lo abbiamo ascoltato nella narrazione della sua vita ) fugge più volte proprio per non soccombere e così facendo , trova vie nuove nelle situazioni difficili : non si lascia schiacciare dal potere ; non si lascia rubare la speranza ; non si fa sconvolgere dalla paura o dalle difficoltà ; non si sente abbandonato , ma trova e riscopre amici autentici che lo sostengono . Sono le stesse espressioni che Paolo ha usato sempre nella sua lettera per insegnarci che la fragilità non è sinonimo di fallimento , ma è occasione per ricercare alternative , scoprire orizzonti differenti , imparare sempre , comprendere meglio , accorgersi dell ’ altro .
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