C ONVIENE A UNA MULTINAZIONALE INVESTIRE IN
I TALIA ?
Il mercato industriale Italiano è
sicuramente uno dei più importanti
dell’Europa e quindi offre sempre
opportunità di acquisizione di aziende
medio piccole familiari da parte di
multinazionali straniere. E’più difficile
invece che una multinazionale straniera
trovi vantaggioso investire ex novo in
Italia con nuovi siti produttivi.
L A BUROCRAZIA È UN FRENO ?
Sicuramente la burocrazia in Italia è
un
grosso
deterrente
a
nuovi
investimenti o a qualsiasi modifica di
uno status quo.
Al giorno d’oggi ci si aspetterebbe di
poter fare una semplice comunicazione
telematica ad un singolo ente (es.
camera di commercio) e questa stessa
comunicazione
dovrebbe
poi
agganciare tutte le autorizzazioni e i
collegamenti con i vari enti statali e
locali. Non è così e tutto questo genera
un enorme lavoro che impegna
consulenti, notai, commercialisti e altro
con un notevole costo. Sicuramente
l’Italia non è uno dei paesi più semplici
per chi fa impresa.
U N
SITO ITALIANO PORTA VALORE AGGIUNTO IN
TERMINI DI CULTURA AZIENDALE ?
Purtroppo la cultura aziendale
prevalente è quella tipica di una
multinazionale
americana
molto
orientata al breve termine e alla
standardizzazione che poco si sposa
con la tipica mentalità italiana.
Generalmente poco si riesce a fare
per portare avanti le nostre “tipicità”,
anche quelle positive, in un contesto
multinazionale.
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O CCUPAZIONE
GIOVANILE :
QUALI
SONO
ATTUALMENTE LE COMPETENZE PIÙ RICHIESTE ?
I profili che più interessano per le
nostre produzioni e che più difficilmente
riusciamo a trovare sono i profili
puramente tecnici di medio-alto livello.
Parliamo in particolare di tecnici per
la manutenzione e di tecnologi di
produzione che abbiano una scolarità
medio alta e che abbiano l’interesse a
continuare a evolvere la propria
carriera in ambito puramente tecnico.
C ONCLUSIONI
Melzo è un comune storicamente
ben definito e con una propria identità.
Già ai primi del ‘900 si hanno gli
insediamenti delle importanti industrie
produttive che lo hanno caratterizzato
e che lo hanno posto al centro
dell’area Martesana. Negli decenni più
recenti, le aziende
di dimensione
nazionale chiudono o si trasferiscono e
non sempre vengono sostituite.
Contestualmente la città perde la
sua centralità. A partire dal marzo 2008
inizia la fase di crisi più acuta con un
pesante impatto sull’attività produttiva.
Le imprese individuali o di piccole
dimensioni presenti hanno le maggiori
difficoltà. Anche il fatto che oltre la
metà della popolazione attiva melzese
sia cos