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Poche e relativamente piccole sono le case costruite dopo il 1992 (10,7%) rispetto alla provincia (21%), il che non invoglia il trasferimento di nuove famiglie. Per contro, il costo dei fabbricati residenziali e dei canoni di affitto degli esercizi pubblici di Melzo non sembra fattore rilevante, considerato che Gorgonzola e Cernusco, sebbene presentino costi ancor più elevati, registrano un costante aumento della popolazione e un reddito pro capite maggiore (Agenzia delle Entrate – Banca dati delle quotazioni immobiliari). Come individuato dal Centro Studi ALSPES, occorre ancora dare risposta ad alcuni bisogni, per esempio colmare il vuoto di proposte nell’ambito dell’aggregazione, partecipazione e protagonismo giovanile o considerare attentamente il rischio di marginalità per alcuni adolescenti. Sarebbe inoltre importante, per gli anziani, offrire un supporto nel passaggio da una struttura ospedaliera/residenziale al domicilio, rendere disponibile un aiuto nell’espletamento delle pratiche burocratiche e nei rapporti con enti e strutture e soprattutto alleviarne la solitudine. Melzo può però valorizzare numerosi punti di forza come la collocazione nella Città metropolitana e i numerosi servizi come scuole fino al grado superiore, strutture per anziani e ospedale. Recentemente è stato anche sviluppato un efficiente sistema di trasporto su gomma (TEEM, BRE.BE.MI). Il Passante ferroviario, salvo i noti disservizi, dovrebbe inoltre favorire la mobilità. La nostra città può vantarsi soprattutto di essere una comunità vivibile, con un patrimonio storico e ambientale e un tessuto sociale sano, testimoniato anche dalle numerose associazioni di diverso carattere. Per recuperare il tempo perduto occorre pensare a sinergie e progetti di rete nel territorio Adda Martesana. Sicuramente il dialogo, la partecipazione e la coesione sociale per condividere obiettivi di crescita e di sviluppo sono gli elementi su cui puntare per guardare al futuro in modo positivo. Particolarmente importante per Melzo è gestire l’integrazione della popolazione straniera trasferitasi o nata nel nostro Comune. Certamente Melzo ha conservato nel corso dei decenni una sua precisa fisionomia che le ha consentito sinora di non diventare una semplice periferia urbana di Milano, agevolata inizialmente dal fatto di aver subito, rispetto ad altri comuni della provincia di Milano, un minor impatto della pur notevole ondata migratoria interna degli anni ’50–’70, e successivamente dalla stabilità demografica. Alla luce dei dati demografici relativi agli ultimi anni è però facile prevedere che tra 20 anni oltre un terzo della popolazione giovanile melzese sarà costituito da stranieri o da italiani di origine straniera di seconda generazione. Melzo quindi, oltre a dover affrontare la sfida comune a tutto il nostro Paese di integrare nella società questi nuovi italiani, deve anche avere la lungimiranza di sviluppare in loro il senso di appartenenza alla nostra città, affinché non si scivoli in una grigia omologazione urbana. 17