RICETTE STREGATE
Rimedi di campagna di mio nonno
Proprio stanotte pensavo a quando da piccolo andavo in campagna con mio nonno e mi ri-
trovavo sempre scorticato, ogni volta che avevo un taglio o una ferita mio nonno tirava fuori
il suo fedele coltellino e trovava un rimedio in un raggio di 5 metri. In questo articolo cerche-
rò di elencare tutte le "cure" ricevute nella mia infanzia e non solo.
Pelle di serpente: la pelle di serpente ha ottime qualità cicatrizzanti, c'è ancora chi la conser-
va in barattolo pronta all'uso. La pelle è quella ricavata dalla muta, quindi senza ammazza-
re il serpente, va applicata sulla ferita dopo averla disinfettata e poi si fascia il tutto. Per
quanto ne so permette alla ferita di rimarginarsi e allo stesso tempo di cicatrizzare in maniera
ottimale grazie alle proprietà traspiranti.
Cenere: la cenere ha ottime proprietà cicatrizzanti, consiglio sempre di disinfettare la ferita.
L'ho usata di recente in campagna in combinazione con il limone. (la cenere l'ho tirata fuori
da una sigaretta. )
Fichi d'india e aloe: in entrambi i casi si intende il "fogliame" se così vogliamo definirlo. Que-
ste piante hanno proprietà: antinfiammatoria, disinfettante, idratante, tonificante. Oltre al-
le creme per la bellezza del viso, possono essere usate sotto forma di "pasta" da applicare sulla
ferita o sull'ustione, o come fette sottili da sostituire ogni tot di tempo. Brucia un po' ma fun-
ziona.
Limone: ovviamente se si è abituati ad usare l'acqua ossigenata "indolore" è meglio lasciar
perdere.
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