Antrum Magicae Antrum Magicae 3 | Page 20

Meditazione La vita è un itinerario, una lunga via, da percorrere più o meno agevolmente. Nostro mal- grado giungeremo alla fine. Alla conclusione del viaggio incontreremo inevitabilmente noi stessi. Infatti, in quel frangente, cosa avrà mai più valore? I beni fisici? Polvere! La cultu- ra? Nebbia! Gli affetti? Fumo, forse dolce, ma pur sempre fumo! L'unico "bene" certo, qualche attimo prima di cambiare il nostro caro e amato vecchio abito liso, sarà il "vero volto", l'originale che qualche anno addietro ci consentì di nascere umani. Al di là delle possibili ipotetiche forme espressive noi non sappiamo c he cosa sia in realtà il "volto originale". In questo caso sapere prima di conoscere non solo non servirebbe concreta- mente a niente, ma potrebbe essere persino deleterio e fuorviante. Cos'è, dunque, la meditazione? Potremmo dire: è l'arte dell'incontro con il nostro vero volto, con noi stessi. Un appuntamento non più casuale e nolente, bensì consapevole. Affinché ciò accada, e per rendere attuali e quasi immediati i benefici dell'eterico convegno, è necessario o pressoché indispensabile praticare una tecnica meditativa. Ora vi spieghiamo succintamente, ma di più non gioverebbe, un metodo universalmente dif- fuso e conosciuto: l'attenzione sulla respirazione o consapevolezza del proprio respiro. Il come e perché esso funzioni è secondario e speculativo. Conoscerne il meccanismo potrebbe in certi casi persino inficiarne la validità, in quanto ne influenzerebbe la pratica. Infatti la mente tenderebbe spontaneamente ad anticiparne gli esiti. Così come prefigurarne le difficol- tà le incentiverebbe maldestramente. 19