Nel primo cerchio, alcuni esseri salgono verso l’alto, altri scendono verso il basso: è la rappresentazione
del karma, favorevole o sfavorevole, che, a causa delle scelte operate dagli esseri stessi durante le loro esi-
stenze, li trascina verso rinascite positive o negative. In questo esempio di bhavachakra, gli esseri rap-
presentati nel settore bianco (karma positivo) sono un uomo, un asura (titani) e un deva (divinità). Nel
settore nero (karma negativo) si riconoscono un animale, uno “spirito famelico” e un essere infernale.
Il secondo anello è diviso in sei sezioni, nelle quali sono rappresentati i sei “regni” o “destini”, ovvero le
sei condizioni principali dell’esistenza condizionata. Esse, si noti bene, non sono “luoghi” dello spazio,
bensì sono il frutto della percezione degli esseri senzienti e quindi il prodotto del loro karma (cioè delle
loro stesse azioni), che condiziona tale percezione.
Ecco una breve descrizione dei sei mondi:
1. Naraka-gati in Sanskrito. Jigokudō 地獄道 in Giapponese. Il mondo degli inferni. Il più basso e il
peggiore degli stati, causato da collera, odio, violenza. Gli inferni si suddividono in 8 caldi (4 o 5 perife-
rici), 8 freddi e alcuni temporanei.
Gli inferni caldi sono:
- inferno delle continue resurrezioni, in cui gli esseri, spinti dall’odio, si fanno a pezzi tra loro, dopodi-
ché si ricompongono e ricominciano a lottare;
- inferno della linea nera, nel quale gli abitanti vengono distesi su ferro rovente, incisi con fruste di me-
tallo e tagliati lungo le linee nere delle incisioni dai guardiani infernali;
- inferno dello schiacciamento, nel quale si sperimenta la sofferenza dell’essere frantumati da morse, da
macine, da montagne