Antrum Magicae Antrum Magicae 2 | Page 48

MITOLOGIA, CULTI E DIVINITÀ La Ruota dell'Esistenza भवचक्र Bhavacakra La ruota dell'esistenza, nota anche come ruota del divenire, è spesso rappresentata nei Thanka tibetani (un tipo di dipinto o ricamo appeso in un monastero o su un altare di famiglia), è una delle più comuni rappresentazioni artistiche dei Sei Stati dell'Esistenza. Secondo i buddisti, tutti gli esseri viventi sono nati in uno dei sei stati dell'esistenza (saṃsāra in san- skrito, il ciclo di vita e morte ). Tutti sono intrappolati in questa ruota dell'esistenza, come la chiamano i Tibetani. Tutti gli esseri all'interno dei sei reami (o mondi) sono condannati a morire e rinascere in un ci- clo ricorrente per innumerevoli secoli, salvo che riescano a liberarsi dal desiderio e raggiungere l'illumina- zione. Dopo la morte, tutti gli esseri rinascono in un mondo superiore o inferiore a seconda del loro azione nel- la vita precedente (ciò è legato al concetto di Karma). Analisi e descrizione della Ruota. Al centro della ruota si trovano tre animali: un maiale, un ser- pente e un gallo che simboleggiano l'avidità e cupidigia, l'odio e l'avversione, l'ignoranza. Gli animali sono spesso raffigurati mentre si mordono a vicenda la coda, per mostrare che questi mali sono inseparabilmente connessi. Sono i tre “veleni”, ovvero le forze che legano gli esseri all’esistenza ciclica. In particolare, origine di tutte le sofferenze è l’ignoranza (a-vidya, il non-vedere), la quale non ha il significato ordina- rio di incompetenza, di mancanza di istruzione, qui, ignoranza è l’offuscamento mentale che impedisce all’uomo di comprendere la vera natura delle cose (e di se stesso), cioè la mancanza di esistenza intrinse- ca (la vacuità) di tutti i fenomeni, fisici e mentali. 47