Antrum Magicae Antrum Magicae 2 | Page 43

A questo punto è lecito una domanda: la Befana era una fata o u- na strega? Era, senza dubbio, tutte e due le cose insieme e questa ambivalenza formava la componente più importante del suo carattere. Spaventosa nell ' aspetto fisico, terribile per i suoi poteri insoliti quali il volare ed il penetrare non vista nelle case; tuttavia, usava questi suoi poteri in senso benefico. Il mistero della sua vita privata, non ha certo impedito il nascere di mille ipotesi e congetture sull ' argomento. Per molti, la Befana, veniva dall ' inferno, dove abitava con altre streghe sue pari, uscendone soltanto per venire sulla terra la notte dell ' Epifania. Altri, invece, dicevano abitasse tra le stesse, in un paese detto, dal suo nome: il paese di Befania nel quale si riforniva di ricche provviste per i suoi doni. Altre voci raccontavano di come se ne stesse tutto l ' anno nascosta nella gola di un camino, riposandosi dalle immani fatiche della sua Notte. Come tutti gli esseri magici, la Befana faceva della notte nera e misteriosa il teatro delle sue mirabolanti azioni e nelle notti di suo dominio essa era considerata detentrice di incredibili poteri dei quali il più evidente era appunto quello di volare. La scopa della Befana, s ' intende, era una scopa specialissima, fatta con fili di una saggina preparata appositamente per lei e con il manico di legno di viburno, il Viburno Lantana di Linneo, pianta magica per eccellenza con virtù soprannaturali, la stessa con la quale fate o streghe forgiavano le loro bacchette magiche. La Befana non portava regali solo ai bambini ma era spesso occasione di scambio di doni anche tra adulti, specialmente tra le coppie, non va dimenticato che l ' Epifania era popolarmente ritenuta un ' occasione propizia a fidanzamenti e matrimoni. Tradizione che ebbe una certa continuità in molte zone del Veneto, della Toscana, delle Marche ecc ecc. La scomparsa di quest ' uso va messa in relazione con il sopravvento avuto dal Natale come occasione di strenne. Ma chi era il marito della Befana? La fantasia popolare attribuì alla Befana un marito " che a lei si confacesse” e che spesso, secondo le regioni veniva anche scelto tra i " buoni partiti " offerti dal calendario popolare. Nell ' Alto Polesine, dove la Befana veniva chiamata " la Vecia ", si diceva che avesse per marito il " Barabau "; in Toscana, invece, era il Carnevale a diventare il marito della vecchietta! Per molti bambini Babbo Natale viene visto anche come il marito della simpatica vecchietta! internetdj
42

A questo punto è lecito una domanda: la Befana era una fata o u- na strega? Era, senza dubbio, tutte e due le cose insieme e questa ambivalenza formava la componente più importante del suo carattere. Spaventosa nell ' aspetto fisico, terribile per i suoi poteri insoliti quali il volare ed il penetrare non vista nelle case; tuttavia, usava questi suoi poteri in senso benefico. Il mistero della sua vita privata, non ha certo impedito il nascere di mille ipotesi e congetture sull ' argomento. Per molti, la Befana, veniva dall ' inferno, dove abitava con altre streghe sue pari, uscendone soltanto per venire sulla terra la notte dell ' Epifania. Altri, invece, dicevano abitasse tra le stesse, in un paese detto, dal suo nome: il paese di Befania nel quale si riforniva di ricche provviste per i suoi doni. Altre voci raccontavano di come se ne stesse tutto l ' anno nascosta nella gola di un camino, riposandosi dalle immani fatiche della sua Notte. Come tutti gli esseri magici, la Befana faceva della notte nera e misteriosa il teatro delle sue mirabolanti azioni e nelle notti di suo dominio essa era considerata detentrice di incredibili poteri dei quali il più evidente era appunto quello di volare. La scopa della Befana, s ' intende, era una scopa specialissima, fatta con fili di una saggina preparata appositamente per lei e con il manico di legno di viburno, il Viburno Lantana di Linneo, pianta magica per eccellenza con virtù soprannaturali, la stessa con la quale fate o streghe forgiavano le loro bacchette magiche. La Befana non portava regali solo ai bambini ma era spesso occasione di scambio di doni anche tra adulti, specialmente tra le coppie, non va dimenticato che l ' Epifania era popolarmente ritenuta un ' occasione propizia a fidanzamenti e matrimoni. Tradizione che ebbe una certa continuità in molte zone del Veneto, della Toscana, delle Marche ecc ecc. La scomparsa di quest ' uso va messa in relazione con il sopravvento avuto dal Natale come occasione di strenne. Ma chi era il marito della Befana? La fantasia popolare attribuì alla Befana un marito " che a lei si confacesse” e che spesso, secondo le regioni veniva anche scelto tra i " buoni partiti " offerti dal calendario popolare. Nell ' Alto Polesine, dove la Befana veniva chiamata " la Vecia ", si diceva che avesse per marito il " Barabau "; in Toscana, invece, era il Carnevale a diventare il marito della vecchietta! Per molti bambini Babbo Natale viene visto anche come il marito della simpatica vecchietta! internetdj