Francesco Bacone sosteneva che la magia era tanto lontana dalla scienza quanto la leggenda di re Ar-
tù era lontana dai Commentarii di Cesare; può anche essere vero, ma converrete con noi che è ben più af-
fascinante la saga di Artù e dei Cavalieri della Tavola Rotonda che non il resoconto della guerra con-
dotta dai Romani nelle Gallie, anche se fa parte della nostra storia.
Ed infatti ci interessiamo di magia un po' tutti, per curiosità, per il bisogno di trascendenza che c'è in
ciascuno di noi, o perché siamo circondati da cose che non riusciamo a capire, né tanto meno a control-
lare. Progrediamo continuamente a livello tecnologico, ma sul nostro destino personale non possiamo
molto di più dei nostri antenati nelle caverne: continua a sembrarci oscuro e a volte terribile.
La magia nasce proprio dal bisogno di appellarsi a qualcosa di superiore, che può tutto; di fronte agli
eventi spiacevoli della nostra vita, che sono moltissimi (abbiamo solo l'imbarazzo della scelta), noi cer-
chiamo aiuto. In ogni epoca l'uomo ha avuto sempre tre metodi per porre rimedio alla sua paura di vive-
re: il primo è la religione, l'affidarsi alla Divina Provvidenza; il secondo è tentare di controllare l'am-
biente con mezzi tecnologici e scientifici; il terzo è ricorrere alla magia. Giusto o no, quest'ultimo è quel-
lo che ha avuto, nei secoli, maggior successo.
Quando siamo infelici possiamo rassegnarci alla sorte infausta, infuriarci, lamentarci, piangere, anche
pregare, se è vero che la fede smuove le montagne. Ma se abbiamo paura che le nostre preghiere restino
inascoltate? A questo punto entra in gioco il mago: chi sa resistere alla tentazione di diventare padrone
del proprio futuro, quando il prezzo da pagare non è che quello di un piccolo rituale? Il rituale magico ci
protegge, ci aiuta, ci ridona la salute perduta, ci riavvicina la persona amata, ci procura denaro e feli-
cità. E se non riesce a farlo, almeno ci regala la speranza e la forza di tirare avanti ancora un po', ma-
gari finché le cose non si sistemano da sole.
Dall'inizio degli anni Settanta c'è stato un vero e proprio revival del paranormale; è cresciuto in pro-
porzione geometrica il numero dei maghi, degli astrologi, dei gruppi di studio, dei corsi di esoterismo.
Questo termine ha assunto un significato molto generico e vi si fanno rientrare le cose più disparate: fat-
ture e contro fatture, lettura della mano, divinazione con la sfera di cristallo, malocchio, spiritismo,
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