MAGIA TEORICA
Storia della Magia
Che cos'è la Magia?
Chi volesse consultare un qualsiasi dizionario troverebbe: "Arte che pretende di scoprire forze occulte
nella natura e di sottoporle al proprio potere, allo scopo di dominare in modo diretto ed immediato il
mondo fisico e spirituale; si dice magia nera se esercitata con intenti malefici, bianca se esercitata a sco-
pi benefici" (Garzanti). Aleister Crowley, uno dei più noti cultori di magia dei tempi moderni, l'ha chia-
mata "scienza ed arte di provocare cambiamenti volontari nella coscienza" .
Comunque la si definisca, la magia ha costituito un potere fin dal suo primo apparire; il concetto che il
mago possieda la conoscenza dei rapporti fra causa ed effetto ed abbia le capacità di usare questi rap-
porti per asservire la natura, realizzando ciò che la gente comune non può fare, è rimasto inalterato per
millenni. Volendo, tutto quello che non si può spiegare razionalmente con le conoscenze di un certo pe-
riodo storico potrebbe essere considerato un atto magico: basta ricordare il terrore superstizioso dei no-
stri antenati per un semplice fenomeno fisico come l'eclisse.
Cambiano i tempi, le scoperte scientifiche aprono nuovi orizzonti, ma il fascino della magia resta in-
tatto. Perché?
Lo storico Richard Cavendish ha detto che il pensiero magico
"è un tipo di pensiero prevalente per gran parte della storia d'Europa, che si stende dietro vaste aree
della religione, della filosofia e della letteratura e che costituisce una delle principali guide verso le regio-
ni del soprannaturale e dello spirituale, sulle quali la scienza non ha nulla da dire. Non è necessario ac-
cettarlo: ma è indubbio che esso fa squillare lontani segnali di richiamo nelle profondità della mente" .
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