Ogni compimento è un inizio. Passare una porta significa passare altre porte. Il passaggio è un conti-
nuo riprodursi di passaggi che portano l’individuo a modificarsi nella direzione di un possibile futuro.
Giano è un simbolo religioso proprio della Religione Pagana e non può es-
sere fatto proprio dalle religioni monoteiste in quanto, queste ultime, han
-no al centro del loro credo religioso la sottomissione al dio padrone in
quanto dio creatore del mondo. Non esiste nelle religioni monoteiste, e nel
cristianesimo in particolare, l’individuo che accumula esperienza da un
passato vissuto e che fonda mediante la sua volontà che impegna nelle
sue scelte un futuro possibile. Il cristiano, deve sottomettersi alla provvi-
denza del suo dio padrone e la sottomissione nella fiduciosa attesa, il cri-
stiano la chiama “speranza”. Lo stesso vale per i musulmani, gli ebrei, i
buddisti.
Il simbolo di Giano Bifronte parla solo al Pagano Politeista perché solo nella religione Pagana Politei-
sta il religioso Pagano fonda il proprio futuro del quale è, sempre e comunque, artefice partendo dalle e-
sperienze che ha accumulato nel passato in cui ha agito nel mondo in cui è nato.
Solo il religioso Pagano può “farsi Giano” perché è consapevole di essere nato in un passato in cui è vis-
suto, è consapevole del perché di ogni sua azione ed è consapevole che ogni sua azione va a costruire un
futuro possibile.
Portare l’emblema di Giano significa invitare le persone ad agire facendosi, esse stesse, promotrici del
loro futuro. di Giove.
Culto di Giano
Al culto di Giano, a differenza delle altre divinità maggiori, non era preposto uno specifico flamen. Le
cerimonie a lui dedicate venivano invece amministrate dallo stesso Rex e, in età repubblicana dal parti-
colare sacerdote che suppliva alle antiche prerogative regie, il Rex Sacrorum. Egli apriva dunque per pri-
mo le processioni e le cerimonie religiose, antecedendo anche lo stesso flamen Dialis, sacerdote .
Le porte del tempio di Giano si spalancav