Celebrazioni per Yule - Farlas
Possiamo alzarci all'alba e salutare il nuovo sole. Si possono accendere candele o luci per
rappresentare la nascita delle nostre speranze per il nuovo anno. Possiamo anche compiere
una celebrazione più rituale, con l'accensione del ciocco. Anche se non abbiamo un cami-
netto in casa possiamo accenderlo nel nostro giardino, o in un pra-to insieme ai nostri ami-
ci. Si prende un grosso pezzo di legno di quercia e lo si orna con ra-metti di varie piante: il
tasso (a indicare la morte dell'anno calante), l'agrifoglio (l'anno calante stesso), l'edera (la
pianta del dio solstiziale) e la betulla (l'albero delle nascite e dei nuovi inizi). Si legano i
rametti al ciocco usando un nastro rosso. Se abbiamo celebrato questo rito anche l'anno
precedente e abbiamo un pezzo non combusto del vecchio ciocco, accenderemo il fuoco con
questo, Si dice: "Come il vecchio ciocco è consumato, così lo sia anche l'anno vecchio".
Quando il ciocco prende fuoco si dice: "Come il nuovo ciocco è acceso, così inizi il nuovo
anno". Una volta che il fuoco è acceso osserviamo le sue fiamme e meditiamo sulla rinasci-
ta della luce e sulla nostra rinascita interiore. Accogliamo le nostre speranze, i nostri sogni
per il futuro e salutiamo questa luce dicendo: "Benvenuta, luce del nuovo sole!".
Brindiamo con vin brulé e consumiamo dolci, lasciando una parte del nostro festino per la
Madre Terra. Piö tardi le ceneri del ciocco potranno essere sparse nel nostro giardino o nei
vasi delle piante che teniamo in casa per propiziare la salute e la fertilità della vegetazio-
ne.
Un altro modo per celebrare Farlas è quello del ramo dei desideri, un rituale della tradizio-
ne celtica bretone. Nove giorni prima del Solstizio occorre procurarsi un ramo secco di buo-
ne dimensioni, pitturarlo con vernice dorata e appenderlo nell'anticamera della propria a-
bitazione, con un pennarello e alcune strisce di carta rossa da tenere loe vicino. Chiunque
entri in casa se vuole, potrà scrivere un proprio desiderio su una striscia di carta, che verrà
ripiegata per garantire la segretezza del desiderio e legata al ramo con un nastrino colora-
to. Quando nove giorni dopo si accende il fuoco del Solstizio (nel caminetto di casa o in un
falò’ nel giardino o nel campo) il ramo viene sistemato sulla legna da ardere e i desideri che
sono appesi ad esso bruciando saliranno col fumo sempre piö in alto, finché verranno ac-
colti da entità celesti e chissà, forse esauditi.
12