uniche persone con cui aveva legato, aveva la possibilità
di godersi quella nuova città.
Come immaginava, l'eccitazione per la cattura del
presunto colpevole non era ancora scemata, anzi. Di
tanto in tanto uno sconosciuto si fermava a stringergli la
mano o a dargli pacche sulla spalla.
Strano come la città che ventiquattr'ore prima odorava di
paura potesse emanare una tale felicità. Tutto grazie a
una persona. “La paura è l'arma più forte” ricordò
Charlie.
La felicità generale che in quel momento regnava
giocava tanto, ma Parigi sembrava completamente
diversa, anche più luminosa. Per una volta non pioveva
neanche. Tutto puntava verso una bellissima giornata.
Si guardò intorno e notò centinaia di particolari che il
giorno prima, frastornato e ferito, non aveva notato.
Cominciò dalla via principale e tra una boutique e l'altra
di tanto in tanto scorgeva panetterie, calzolai, atelier di
artisti..
Camminare a cuor leggero con lo spirito di un bambino
che vede ogni cosa per la prima volta non era affatto
male, riusciva anzi ad apprezzare maggiormente le cose