ANCHE I FIORI FANNO MALE Jul. 2014 | Page 44

OTTO La mattina era stata così frenetica e piena di sorprese che vedere l'orologio segnare solamente mezzogiorno gli parve impossibile. Sarebbe tornato volentieri a letto. Il letto. Si era dimenticato come quella giornata era cominciata. Lui sconvolto sul letto, l'incubo. Si sforzò di ricordare qualche dettaglio: quasi niente. Le poche immagini rimaste stavano diventando sempre più vaghe. Un corvo, un vaso di fiori. Nient'altro. Si stropicciò la faccia con le mani per incitare il cervello a lavorare più veloce ma nulla cambiò. Sospirò e vedendo Sophie e Oskar non tornare più dalla camera decise di non disturbare e scendere in città. Chiuse dietro di sé la porta facendo attenzione a non far rumore. Scese le scale e si ritrovò di nuovo in strada. Ora, non avendo Yann o Sophie con cui parlare, le