fondato su piccole e medie proprietà . Sono le guerre puniche . che provocano l ’ abbandono della campagna e sono concausa del processo di trasformazione verso una forma di economia agricola più specialistica ed intensiva fondata sul lavoro servile .
Tra il II e il I secolo a . c . si attua il passaggio dal |
“ paesaggio dei coloni ” al “ paesaggio delle ville ” |
di cui il territorio sabatino offre numerosissimi |
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Ad oriente viene costruita la strada di crinale Cassia ; nella parte occidentale la via Clodia , costruita utilizzando e cucendo tracciati viari più antichi . Esse costituiscono gli assi di lunga percorrenza a cui si collegano numerosissimi diverticoli locali . Il modello prevalente di insediamento è quello sparso . Per le necessità amministrative e commerciali , viene fondata la Praefectura Fori Clodii , lungo la via Clodia nell ’ attuale tenuta Odescalchi , nei pressi della Chiesa di San Liberato , probabilmente amministrata da un funzionario ( il prefetto ) inviato da Roma . Il paesaggio , nel periodo a cavallo tra la fine della Repubblica e l ’ alto Impero ( I secolo a . c . – II secolo d . c .) è fortemente segnato dal sistema della ville , proprietà estese per qualche centinaio di ettari con una struttura residenziale centrale in cui veniva praticata un ’ agricoltura estensiva ( vino , olio , frumento ma anche ortaggi ) con manodopera schiavile . Nel settore Nord dei Monti Sabatini , la presenza dei grandi boschi , ultima propaggine dell ’ antica Silva cimina permetteva lo sfruttamento del legname e l ’ allevamento brado soprattutto dei maiali . Né va dimenticato lo sfruttamento delle risorse ittiche del lago , probabilmente oggetto di appalto , che venivano ampiamente commercializzate sul mercato romano . La trasformazione di quello che è stato definito il paesaggio classico avviene a partire dalla metà del II secolo d . c ., in seguito alla crisi dell ’ agricoltura italica messa a dura prova dalla concorrenza delle province . spécialisée et intensive fondée sur le travail servile .
Entre le 2ème et le 1er siècle , le territoire Sabatino offre de nombreux exemples archéologiques du passage du “ paysage des colons ” au “ paysage des villes ”. La Romanisation de la zone , sa vocation à satisfaire la demande de la métropole romaine , de denrées agricoles fraîches engendre un nouveau réseau routier .
À l ’ est on construit la route Cassia en crête ; à l ' ouest la route Clodia , construite en utilisant et en reliant des réseaux routiers antiques . Ceux-ci constituent les axes principaux auxquels se relient de nombreuses routes secondaires .
Le modèle prévalent de peuplement est dispersé sur le territoire . Pour les besoins administratifs et commerciales , la Préfecture Fori Clodii . est fondé , le long de la route Clodia , dans l ’ actuelle tenue Odescalchi , près de l ' église de S . Liberato , probablement administrée par un fonctionnaire ( le préfet ) envoyé par Rome .
Le paysage entre la fin de la République et le Haut Empire ( I siec . a . c . -II siec d . c .) est fortement marqué par le système des “ villas ”, domaines fonciers de quelques centaines d ' hectares avec une structure résidentielle centrale où on pratiquait une agriculture extensive ( vin , huile , froment mais aussi légumes ) avec une main-d ’ oeuvre d ’ esclaves . Dans le secteur Nord des Monti Sabatini , la présence de grandes forêts , derniers restes de l ’ antique “ Silva Cimina ” permettait l ’ exploitation du bois et l ' élevage sauvages surtout de porcs . N ’ oublions pas l ’ exploitation des ressources piscicoles du lac , probablement objet d ’ adjudication , qui étaient largement commercialisées sur le marché romain . La transformation du paysage classique commence à partir de la moitié du II siècle après J . C ., à la suite de la crise de l ' agriculture italique mis à l ' épreuve par la concurrence des provinces .