100% Fitness Mag - Anno VIII Marzo 2014 | Page 19

simili tra loro. Poiché le donne possiedono due copie di cromosoma X, una ricevuta dall'ovulo e l’altra dallo spermatozoo, si pensava uno dei due cromosomi X diventasse inattivo, per "compensazione” dell’iperdosaggio genico. Di recente si è invece appurato che soltanto il 75% dei geni della seconda copia del cromosoma X rimane inattivo. La conseguenza di ciò è una maggiore variabilità genetica nel sesso femminile. Verso l’estinzione dei maschi? sono appunto maschio-specifici, mentre l’uomo possiede tutti i geni dell’X, sul suo cromosoma X ricevuto dalla madre. Attraverso il cromosoma Y, il padre passa al figlio i tratti “olandrici”, cioè espressi soltanto nei maschi. Questa differenza tra i due cromosomi sessuali è frutto di un lungo processo evolutivo, in seguito al quale Y ha perso il 90 per cento dei geni che originariamente aveva in comune con X. Il processo è iniziato circa 200 milioni di anni fa, quando i mammiferi erano apparsi da poco e le prime versioni dei cromosomi sessuali X e Y erano copie identiche l'uno dell'altro. Il gene più antico e “prezioso” (per la sussistenza stessa del genere maschile) del cromosoma Y è SRY (Regione determinante il Sesso sul cromosoma Y), responsabile del differenziamento dell'embrione in senso maschile. Infatti tale gene agisce da “interruttore”: se è presente e attivo l'embrione svilupperà i testicoli, se invece è assente o inattivo le gonadi diventeranno ovai. Da questo si deduce che senza l'intervento di SRY ogni individuo sarebbe geneticamente programmato a differenziarsi in senso femminile. Un'altra caratteristica peculiare del cromosoma Y è la sua limitata variabilità, sia rispetto al cromosoma X sia rispetto agli autosomi: se si confrontano gli Y di diversi individui maschili in tutto il mondo, si nota che sono tutti molto È stato osservato che il meccanismo che ha condotto l'Y a divenire così piccolo è frutto della sua vulnerabilità. Infatti la regione mediana MSY, quella specifica del maschio, non potendo appaiarsi con un’omologa regione sul cromosoma X, non può usufruire del meccanismo di riparazione di danni ai geni che si verifica normalmente tra cromosomi omologhi, rischiando di perderli nel tempo. L'Y ancestrale conteneva infatti 1500 geni come quello X, che si sono ridotti all’attuale novantina attraverso progressive perdite di geni (delezioni) che non potendo essere recuperate dal cromosoma X , che non aveva quei geni, perché erano maschio-specifici, hanno portato al suo progressivo accorciamento, tant'è che oggi il cromosoma Y umano conserva solo 19 degli oltre 600 geni che condivideva una volta con il suo partner ancestrale. Si era ipotizzato quindi che il cromosoma Y fosse destinato a proseguire nel suo decadimento fino ad estinguersi del tutto,entro 5 milioni di anni. La natura ha posto tuttavia un rimedio a questo processo inesorabile che porterebbe all’estinzione della specie. Nel 2003, i ricercatori del Massachusetts Institute of Technology hanno scoperto un processo che rallenta il ritmo di accorciamento e degenerazione del cromosoma Y: l'Y umano è in grado di ricombinare con se stesso attraverso le proprie sequenze. Questo tipo di ricombinazione è chiamato "conversione genica" o "perdita ricombinazionale dell'eterozigosi". La diversità tra i sessi è biologica, fisiologica, genetica, o frutto dei condizionamenti sociali e culturali? Marzo 2014 100% Fitness Mag 19