100% Fitness Mag - Anno VIII Gennaio 2014 | Page 62
#FINANZA
Crescita italiana
ostaggio del
“credit crunch”
Dr. Mario De Simone
Consulente Finanziario
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Meno 44 miliardi: di tanto sono crollati l'anno
scorso i prestiti delle banche alle imprese italiane.
Questa è la stima fornita da Standard & Poor's, ciò
fornisce un'idea dell'asfissia finanziaria che soffoca
l'industria e l'economia italiana. Il Centro studi di
Confindustria ha dichiarato che "ormai rischiano
di fallire anche le aziende sane" a causa di tale
problema. Il denaro non circola e non alimenta
come dovrebbe l'economia italiana nonostante
l'alluvione di liquidità che la Bce (Banca Centrale
Europea) ha immesso nel sistema bancario
italiano: 140 miliardi.
Tale fenomeno, denominato "credit crunch"
tiene in ostaggio le prospettive di crescita, e
non potrebbe essere altrimenti, vista la struttura
del settore finanziario in Europa, di gran lunga
dominato dalle banche a differenza di quanto
accade negli Stati Uniti.
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Gennaio 2014
I crediti bancari negli Usa, infatti, rappresentano
meno di un terzo del totale dei finanziamenti alle
imprese, che per metà arrivano da assicurazioni
e fondi pensioni e per il resto dai fondi di
investimento. In Europa solo il Lussemburgo ha un
modello simile a quello americano. In Germania le
banche forniscono i due terzi del finanziamento
all'economia, più o meno come in Francia. In
Italia la percentuale sfiora l'85%, in Spagna il
90%. Con questi numeri, se il rubinetto si blocca,
è inevitabile che i contraccolpi sulla crescita
economica diventino ancora più letali.
Ma mentre il credito la