100% Fitness Mag - Anno VII Settembre 2013 | Page 23

23 100% FITNESS MAGAZINE sibile di funzioni del nostro cervello quindi rimediare il più possibile alle varie problematiche legate alla vista e all’udito in primis. Intervenire appena sia giunto il momento su cataratta e rivolgersi all’audioprotesista appena sorgano difficoltà uditive. Tali deficit non si devono ritenere insormontabili e preoccuparsi solo di ciò che agli occhi della società rappresentino, un’etichetta da nascondere, “ecco sono vecchio!” Non nascondere il problema negandolo ai propri cari e spesso prima a se stessi, soprattutto tenendo conto che le soluzioni sono oggi più di ieri, come la tecnologia informatica etc etc, più invisibili, più estetiche, e soprattutto molto più performanti. Abbattersi e non reagire spesso entrando in una fase di depressione è assolutamente sbagliato. Bisogna pensare alla rimediazione, oggi semplicemente con un banalissimo esame audiometrico, con apparecchi acustici a costi sempre più abbordabili, ma con una crescita esponenziale di qualità e adattabilità degli stessi, e molte volte riconosciuti agli aventi diritto anche gratuitamente nei centri convenzionati con l’Asl, si può ritornare a sorridere. Il mio percorso lavorativo è costellato da applicazioni audioprotesiche che hanno contemporaneamente risolto il problema d’udito e quello della depressione nata e alimentata dall’ allontanamento dalla vita sociale. Ai primi segni di compromissione uditiva per effetto del fisiologico invecchiamento l’anziano e non solo chi ha superato gli anta subiscono la difficoltà a discriminare il linguaggio parlato, maggiormente in ambienti acusticamente competitivi, quindi privandosi giorno per giorno di quei momenti d’incontro, confronto e gioco. Però una mente vivace ha bisogno di essere ricettiva acusticamente e visivamente, così utili i giochi di società, poiché sollecitano aree cerebrali che nessun tipo di attività fatta in solitudine è in grado di stimolare, esattamente quelle aree che hanno a