100% Fitness Mag - Anno VII Marzo 2013 | Page 43

In che consiste una seduta Mézières? Ciascuna seduta del Metodo Mézières inizia con l’osservazione del paziente, che consiste in un vero e proprio esame obbiettivo. Si chiede al paziente di assumere prestabilite posizioni atte ad individuare una serie di dimorfismi. Si comincia in piedi, poi piegati in avanti e infine sdraiati supini per terra. Grazie all’osservazione, rapida e precisa, il fisioterapista ha già una visione sintetica delle asimmetrie del paziente e delle difficoltà che potrà incontrare. Ha inizio così il trattamento: una successione di posture, proposte dal fisioterapista e mantenute dal pazien- te. Lo scopo delle posture è di allungare le catene muscolari facendo riferimento alla forma perfetta. Lo stiramento dei muscoli provoca però un certo disagio e quindi il corpo, in maniera del tutto incosciente, mette in atto tutta una serie di “compensazioni” per evitare l’allungamento che spesso si esprime in una sensazione di dolore. Si tratta di un dolore da stiramento muscolare che i pazienti descrivono come “un dolore che si sente che fa bene”. Le diverse posture che vengono proposte al paziente vengono indicate a seconda delle deformazioni del soggetto e delle modalità di compensazione che egli stesso utilizza per proteggerle. Non esistono quindi delle posizioni standard. Non esiste nessuna ricetta, solo alcuni principi di base. In effetti ogni patologia ha una modalità di espressione simile: i sintomi della sciatalgia, ad esempio, sono riconoscibili come il dolore forte al gluteo, nella parte posteriore della coscia, laterale della gamba ecc.. L’accorciamento muscolare che provoca il dolore, però, si manifesta spesso in maniera diversa, perciò, due persone, con lo stesso dolore, ma con deviazioni dalla “forma” normale differenti, avranno bisogno di due sedute diverse. In ogni seduta il terapeuta deve inventare, creare su misura una sequenza organizzata di esercizi posturali in funzione della situazione che si presenta. In quest’occasione, ho voluto analizzare, seppur per grandi linee, quello che potrebbe risultare un metodo validamente alternativo alle tante tecniche posturali largamente diffuse oggi nel campo della rieducazione e della riabilitazione fisioterapica. Ovviamente, per qualunque tipo di chiarimento, approfondimento, o, dubbio resto a vostra completa disposizione rispondendo ad ogni vostro altro quesito vogliate pormi.