In
che consiste una
seduta Mézières?
Ciascuna seduta del Metodo
Mézières inizia con l’osservazione
del paziente, che consiste in un vero
e proprio esame obbiettivo. Si chiede
al paziente di assumere prestabilite
posizioni atte ad individuare una serie di dimorfismi.
Si comincia in piedi, poi piegati in
avanti e infine sdraiati supini per
terra. Grazie all’osservazione, rapida
e precisa, il fisioterapista ha già una
visione sintetica delle asimmetrie del
paziente e delle difficoltà che potrà
incontrare.
Ha inizio così il trattamento: una
successione di posture, proposte dal
fisioterapista e mantenute dal pazien-
te. Lo scopo delle posture è di allungare le catene muscolari facendo
riferimento alla forma perfetta. Lo
stiramento dei muscoli provoca però
un certo disagio e quindi il corpo, in
maniera del tutto incosciente, mette
in atto tutta una serie di “compensazioni” per evitare l’allungamento che
spesso si esprime in una sensazione
di dolore.
Si tratta di un dolore da stiramento
muscolare che i pazienti descrivono
come “un dolore che si sente che fa
bene”.
Le diverse posture che vengono proposte al paziente vengono indicate
a seconda delle deformazioni del
soggetto e delle modalità di compensazione che egli stesso utilizza
per proteggerle. Non esistono quindi
delle posizioni standard. Non esiste
nessuna ricetta, solo alcuni principi
di base. In effetti ogni patologia ha
una modalità di espressione simile: i
sintomi della sciatalgia, ad esempio,
sono riconoscibili come il dolore forte
al gluteo, nella parte posteriore della
coscia, laterale della gamba ecc.. L’accorciamento muscolare che provoca
il dolore, però, si manifesta spesso in
maniera diversa, perciò, due persone,
con lo stesso dolore, ma con deviazioni dalla “forma” normale differenti, avranno bisogno di due sedute
diverse.
In ogni seduta il terapeuta deve
inventare, creare su misura una sequenza organizzata di esercizi posturali in funzione della situazione che
si presenta.
In quest’occasione, ho voluto analizzare, seppur per grandi linee, quello
che potrebbe risultare un metodo
validamente alternativo alle tante
tecniche posturali largamente diffuse
oggi nel campo della rieducazione e
della riabilitazione fisioterapica.
Ovviamente, per qualunque tipo di
chiarimento, approfondimento, o,
dubbio resto a vostra completa disposizione rispondendo ad ogni vostro
altro quesito vogliate pormi.