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vo d’imporre un carico di lavoro muscolare che permetta reazioni acute
di adattamento la cui ripetizione
frequente è all’origine degli adattamenti cronici voluti. Per esempio,
questo tipo di allenamento aumenta
i fenomeni di diffusione-utilizzazione
dell’ossigeno nella fibra muscolare,
dovuti a un migliore adattamento
del sistema enzimatico preposto alla
combustione del Glicogeno per via
ossidativa. Il miglioramento del trasporto e dell’utilizzazione dell’ossigeno in quantità maggiore, provocano
il miglioramento del VO2 max (massimo consumo di ossigeno).
T = tempo dedicato
all’allenamento
Il tempo dedicato a ogni tipologia di
allenamento è inversamente proporzionale alla sua intensità. Più questa
aumenta, maggiore sarà la diminuzione della durata, che però deve essere
sufficiente( dall’80 al 100% e oltre,
della VAM) a sollecitare elettivamente i sistemi fisiologici scelti.
E’ difficile delimitare la durata totale
di un programma di allenamento della CA. Una volta sviluppata in modo
ottimale, è, assolutamente necessario
che, per mantenere una buona condizione fisica o buone prestazioni cronometriche, questa dimensione sia
conservata ad un livello accettabile.
Se non viene mantenuta ad esempio
nel periodo di transizione della stagione sportiva saranno nuovamente
necessarie da otto a dieci settimane
per ritrovare e mantenere la propria
potenza aerobica, naturalmente se si
rispettano i principi per i quali si è
parlato precedentemente.
P = progressività
Oltre a queste regole di base che
permettono una buona conduzione
e l’autoregolazione dei programmi
di miglioramento della CA(capacità
aerobica), è opportuno ricordare alcuni consigli:
1. Anzitutto, cominciare valutandola
VAM. I contenuti delle prime sedute di allenamento devono prevedere due test, che permettono di
ottenere, rispettivamente la VAM/
PAM e la RA. Ambedue sono in-
dispensabili per definire le velocità
che dovranno essere rispettate per
realizzare le successive sedute di
allenamento.
2. In seguito programmare una progressione lenta, ma ben studiata
per quanto riguarda intensità e
durata degli esercizi delle sedute
di allenamento. Tale aumento dei
carichi fisiologici è indispensabile
per produrre nuovi adattamenti dell’organismo e, quindi per
migliorare progressivamente la
resistenza(durante le prime tre o
quattro settimane) e la VAM/PAM
dalla terza- quarta settimana fino
all’ottava settimana.
3. Variare le tipologie di allenamento,
perché l’entusiasmo, la valutazione e il divertimento devono essere
costanti e sono alla base della prosecuzione dell’allenamento in ogni
seduta, in ogni settimana, in ogni
mese e in ogni anno.
A questi consi