100% Fitness Mag - Anno VII Gennaio 2013 | Page 42

100% FITNESS MAGAZINE CARDIOLOGO IL CUORE NELLE DONNE Dottor Vittorio Fabbrocini Cardiologo e Internista, è stato Libero Docente presso l’Università di Napoli, Primario ospedaliero e poi Cardiologo ambulatoriale a Napoli. Giornalista pubblicista, già Redattore scientifico de IL MATTINO di Napoli Cell. 338.4086506; [email protected] V’ è una somiglianza o netta disuguaglianza tra l’organismo maschile e quello femminile e quindi tra il cuore dell’uomo e quello della donna? Sia l’uno che l’altra hanno delle condizioni organiche diverse in particolari periodi della vita, come nell’infanzia, la pubertà, l’età adulta, la menopausa per le donne e l’andropausa per l’uomo, ed infine la senescenza; per le donne v’è poi la gravidanza. In tutte queste fasi della vita vi sono modifiche ormonali, cioè sostanze prodotte dallo stesso organismo, che regolano come un perfetto orologio i vari momenti e intervengono in tutte le situazioni. Il cuore subisce e partecipa, come organo propulsore, all’attività dell’intero corpo ma subisce anche delle modifiche della sua complessa funzione in rapporto alle suddette situazioni. Quindi possiamo affermare che, pur essendo i due apparati cardiovascolari nell’uomo e nella donna simili, tuttavia in particolari condizioni differiscono per il loro funzionamento. Volendo osservare cosa succede alle donne, dal punto di vista cardiovascolare, ricordiamo quanto viene registrato negli ultimi anni dal Ministero della Salute e dall’Associazione Medici Cardiologi Ospedalieri. V’è stato un aumento del 30% del numero di infarti cardiaci nelle donne italiane al confronto degli anni precedenti. E ciò probabilmente perché il 26% delle donne è in sovrappeso, il 10% è obeso, il 47% è sedentario, cioè non pratica alcun movimento o attività sportiva, il 24% ha il colesterolo alto e circa il 15% ha la pressione arteriosa alta, oltre i 160 di massima. Questi risultati sono da ricercarsi alla vita diversa che le donne hanno nell’epoca moderna: alimentazione diversa e ricca di grassi, fumo di sigaretta, attività lavorativa più frenetica, maggiore stato di ansietà; vanno aggiunte anche forme di diabete non curate. Tutto ciò ha portato ad un livellamento tra uomo e donna delle malattie cardiache, una volta prevalenza degli uomini. Responsabile principale delle alterazioni cardiovascolari è il colesterolo. Si tratta di una sostanza necessaria per l’organismo in quantità normali e viene messo in circolo dal fegato, insieme ai Trigliceridi, e veicolati da diverse entità grassose (Lipopropeine), distinte per la loro densità in VLDL (a densità molto bassa), in HDL (a bassa densità) e LDL (ad alta densità). Le HDL vengono denominata anche come “colesterolo buono”, perché rimuovono le lipoproteine LDL che sono dannose per le arterie. Infatti queste ultime lipoproteine, definite anche come “colesterolo cattivo”, sono di densità maggiore e si fissano sui vasi (coronarie e arterie periferiche) determinando le cosiddette “placche”, che col tempo calcificano determinando occlusioni o piccoli distacchi dalla stessa placca con processi embolici ( infarti cardiaci, ictus cerebrali). Nelle donne in particolar modo v