L’angolo degli esperti
ODONTOIATRA
• Eliminare il tartaro, se presente, attorno alla radice del dente da estrarre;
• Nell’imminenza dell’intervento far
eseguire al paziente sciacqui con
colluttorio a base di clorexidina allo
0,20% per ridurre drasticamente la
carica batterica nel cavo orale;
• Ridurre il trauma gengivale, evitando
di lacerare i tessuti e la necrosi del tessuto osseo;
• Curettare l’alveolo dopo l’estrazione;
• Suturare senza ischemizzare la ferita;
• Non ischemizzare la ferita dopo
l’estrazione con una compressione
eccessiva del tampone, ma piuttosto
lasciar sanguinare delicatamente per
favorire il coagulo;
• Non prescrivere farmaci analgesicoantiinfiammatori contenenti acido
acetilsalicilico (aspirina) o ibuprofene, che potrebbero interferire con la
coagulazione;
da parte del paziente dopo l’intervento:
• Mantenere il tampone di garza posizionato sopra il sito chirurgico per
permettere l’organizzazione del coagulo;
• Non effettuare sciacqui per le prime
24 ore, perché tale operazione potrebbe sciogliere o spostare il coagulo;
• Eseguire sciacqui (dal secondo giorno) in modo delicato e della durata
di almeno un minuto, con colluttori
contenenti clorexidina almeno allo
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0,12% o con acqua e sale, dopo le
consuete manovre di igiene orale;
Evitare manovre che possano dislocare il coagulo dalla sede alveolare,
come bere con cannucce, risucchiare
nella zona dell’estrazione, sputare,
fare gargarismi, usare l’idropulsore;
Non assumere cibi e bevande calde,
ma dieta fredda a base di liquidi e cibi
morbidi: masticare dal lato opposto a
quello sede della ferita;
Evitare alcolici e bibite gassate;
Non fumare nel periodo post-operatorio immediato e per le 48h successive almeno;
Mantenere una corretta igiene orale
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