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alla salute: si sospetta che le onde
elettromagnetiche sprigionate dai
telefoni cellulari, soprattutto con
l’uso prolungato, causerebbero
nei bambini e adolescenti fino ai
20 anni di età rischi di tumori al
cervello. Sarebbe più sicuro per i
bambini usare sistemi vivavoce, o
l’invio e la ricezione di sms piuttosto delle chiamate vocali. Da considerare inoltre le problematiche
psicologiche. La dipendenza dal
telefonino può creare, come
per il web, pericolosi sintomi
di ansia e isolamento. In particolare, il Pew Research Center, in
collaborazione con l’Università del
Michigan, ha dimostrato in una ricerca che la dipendenza dagli sms
configura una vera e propria patologia: momenti di assenza, crisi di
astinenza, problemi con lo studio,
disturbi del linguaggio. Molti adolescenti, durante un esperimento
ideato per liberarsi dal bisogno di
inviare sms, si sono detti più liberi e capaci di organizzare meglio il
loro tempo. Un’altra ricerca con-
dotta da Scott Frank dell’Università dell’Ohio ha dimostrato che gli
adolescenti che inviano più di100
messaggi al giorno hanno comportamenti più trasgressivi, come
sperimentare alcool, droghe, esperienze sessuali precoci. Infine,
all’uso del cellulare si associa
il rischio di veicolo di contenuti
potenzialmente dannosi (immagini porno o violente), tentativi di
seduzione per abusi sessuali,
bullismo, ricatti, persecuzioni.
Per questo la Commissione europea
ha chiesto agli operatori del settore
di continuare sulla strada della protezione dei minori intrapresa il 2
febbraio 2007, quando 26 operatori europei di telefonia mobile hanno
sottoscritto un codice di autoregolamentazione (Quadro europeo per
un utilizzo più sicuro dei telefoni
mobili da parte di adolescenti e
bambini).