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ESTATE
MA QUANTI PERICOLI
PER GLI OCCHI
L
ontani dal periodo in cui imperversano le allergie ai pollini, liberi dalle abbuffate invernali a base di televisione,
non più costretti a lunghe sedute lavorative davanti al
computer, d’estate tendiamo a dimenticare di curare
una parte del corpo essenziale per la nostra salute complessiva:
gli occhi. E invece, i mesi caldi sono proprio quelli in cui
non bisognerebbe abbassare la guardia e continuare
invece a proteggere la vista come e più del solito.
Quanti disturbi sottovalutati
Facciamo qualche esempio. Come spiega Stefano Pintucci,
chirurgo oculista a Roma e presidente di Oftalma, anche un
semplice cerotto per combattere il mal d’auto o mal di mare
può provocare problemi alla vista. “Si può verificare un particolare effetto collaterale come la pupilla dilatata: ecco perché
è sempre meglio avvertire il medico a cui vi rivolgerete che
avete utilizzato questo cerotto”.
E ancora. Un’eccessiva esposizione al sole, a prescindere dalla
meta in cui ci si trova, espone a rischi notevoli: “In montagna o
al mare, non proteggersi con occhiali ad hoc può contribuire a
causare una cheratite attinica, ovvero un’infiammazione della
cornea. O magari accentuare patologie già in corso, come la
cataratta o la degenerazione maculare”.
Vento e sole, abbinati alle allergie, possono acutizzare il cosiddetto “occhio secco” e gli occhi arrossati. Persino gli insetti
rappresentano un pericolo per la vista: “La puntura di una
processionaria incontrata in una pineta può fare incorrere in gravi cheratiti. Il consiglio è di rivolgersi subito
al pronto soccorso”.
Precauzioni
Non solo i raggi, ma anche
il vento, l’acqua del mare
e delle piscine, persino gli
insetti possono causare
problemi alla vista
Di fronte a tanti potenziali aggressori, le “armi” a disposizione
per difendersi non mancano. “In viaggio è opportuno portare
sempre con sé i propri colliri, in caso di glaucoma: gli stessi
prodotti potrebbero non trovarsi ovunque, specie se ci si trova
in Paesi molto lontani”. Attenzione poi agli occhiali da
sole: “Devono sempre avere il marchio CE ed essere
consigliati da un oculista, nel caso siano graduati”. E chi
porta lenti a contatto? “Dovrebbe non separarsi mai da almeno
un paio di ricambio, oltre ovviamente agli occhiali di scorta”.
No anche a un uso indiscriminato di colliri: “Se non sono stati
prescritti dal proprio oculista di fiducia, meglio evitare”.
Un’ultima avvertenza riguarda il mare e le piscine: “L’acqua
potrebbe contenere alcuni organismo, come la clamidia e la
acantoameba, responsabili di infiammazioni della cornea e
della congiuntiva”.
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