100% Fitness Mag - Anno III Aprile 2009 | Page 21

la vostra vita sia governata da forze superiori maligne, che si accaniscono contro di voi. In questo caso, tutto il resto è inutile. Un buon matrimonio, figli affettuosi, tanti amici, un lavoro gratificante, denaro: anche se li avete, non possono rendervi felici. E in un certo senso avete ragione: secondo una ricerca di due studiosi americani, gli eventi esterni incidono solo in modo passeggero sull’umore: a un anno da un lutto o dalla vincita alla lotteria, l’umore torna immancabilmente al livello abituale. Ma se la felicità non proviene da famiglia, lavoro, divertimenti, allora cos’è? E’ prima di tutto uno stile di pensiero. Quelli che hanno lo stile giusto sono gli ottimisti: numerose ricerche provano che si ammalano di meno, vivono più a lungo, riescono meglio nella scuola e nel lavoro, hanno una vita di relazione più ricca. I pessimisti, tutto il contrario. funzione. Ma come si fa ad allenare i neuroni? Un metodo è quello di fare attività gratificanti, come lo sport, i giochi giochi, i divertimenti in generale che stimolano la produzione di endorfine. Se invece una persona è costantemente triste, con un aiuto di tipo psicologico può arrivare a capire le ragioni del suo malessere, superare la sofferenza e imparare comportamenti alternativi che gli diano più piacere. Anche in questo modo i neuroni, che erano assopiti, vengono stimolati. Amore, Soldi, Successo. Secondo gli Psicologi, non bastano. Avete mai pensato che i semafori tendono sempre a diventare rossi mentre vi avvicinate? Vi è capitato spesso di notare che la vostra coda in banca o alla posta è sempre più lenta di quella accanto? Se avete risposto si a tutte due le domande, vuol dire che avete buone possibilità di essere infelici. Quasi certamente, infatti, pensate anche che Ruminare deprime Il pessimismo di per sé è innocuo. Ma potrebbe portare alla depressione. Come succede a coloro che vengono definiti i ruminatori. Sono cioè individui, pessimisti che rimurginano continuamente sugli eventi. Sembra che la tendenza ruminatrice sia femminile. Questo perché le donne hanno in genere un atteggiamento più riflessivo, mentre l’uomo è più attivo. Di fronte a un problema, una donna cerca di trovare del tempo per analizzarlo a fondo, l’uomo preferisce distrarsi facendo sport. E’ chiaro che a questo punto che l’ottimista è felice ma anche dotato di poco senso della realtà. Sarebbe meglio, dunque, che non facesse l’amministratore d’azienda, perché pensare che i problemi dipendano sempre dagli altri o che siano destinati a risolversi da soli porta dritto al fallimento. Un creativo, al contrario, più è ottimista più è bravo: deve pensare di poter fare tutto, anche volare. Ai fini pratici, nella vita, la situazione ideale è perciò quella di una fluttazione costante di ottimismo e pessimismo, a seconda delle circostanze. Chi e’ felice non si ammala Secondo il vecchio detto, condiviso pienamente dalla medicina psicosomatica, la felicità è alla base di un buono stato di salute oppure, in caso di malattia, accelera la guarigione. Che cosa ne pensa la scienza ufficiale? Stabilire con esattezza quale relazione ci sia tra umore e benessere o malattia è impossibile, perché ogni individuo ha reazioni diverse. Tuttavia è ormai provato che il sistema endocrino e il sistema immunitario sono strettamente connessi, perché usano, per funzionare, le stesse sostanze. Le cellule nervose del cervello, per esempio, possiedono sulla superficie strutture in grado di recepire il segnale delle citochine, cioè delle sostanze usate per comunicare tra una cellula e l’altra a livello immunitario. La prova della relazione tra sistema nervoso e immunitario viene dalla melatonina, prodotta dalla ghiandola pineale. Svolge una funzione regolatrice del sistema immunitario. Tanto che ora si sta valutando il suo contributo nella cura dei tumori. Passato e futuro? Meglio non pensarci mai Il tempo non esiste. E’ solo una costruzione del