10 RIVISTA CULTURA OLTRE OTTOBRE 2022 10 RIVISTA CULTURA OLTRE OTTOBRE 2022 | Page 11

e tu me lo dici sia pur con gli occhi io mi spalanco in un riso beato ma tremo come una mamma piccola giovane che perfino arrossisce se un passante le dice che il suo bambino è bello .
Nella poesia la similitudine con una giovane mamma nasconde profondi sentimenti d ’ amore e grazia sia per le parole che per il bambino , i quali divengono entrambi l ’ altro da sé presentato con tanto pudore da arrossire perfino se un passante benevolmente li apprezza . Poeta e madre e passante e , per , estensione concettuale , poeta e lettore e pudore . Relazioni intime , corporee , affettive e sociali che attengono tutte alla sfera di un pudore per il quale se non è cambiata la definizione sono cambiati nettamente i limiti e la percezione collettiva . Sembra infatti , ad una visione generale , che del pudore sia stato dimenticato il limite tra l ’ intimo e il condivisibile a favore della immagine , dell ’ apparire e dell ’ esserci con una corporeità e una affettività adattabile , pronta al cambiamento , talora mercificatile e , per dirla con Bauman , fluida . Il continuo e rapido cambiamento dei paradigmi
11 della società globalizzata , il frenetico progresso tecnologico con nuove modalità comunicative e il sempre più debole rispetto della privacy nonché la crisi delle dimensioni locali , della tradizione e di molti ideali generano insicurezza esistenziale e frequente rifugio in una immagine di sé magmatica , adattabile , narcisa e in una comunicazione rapida e sincopata senza un tempo-spazio dialogico e quindi senza un limite tra uso e abuso . Uno spazio che più adeguatamente Manuel Castells ha definito “ spazio dei flussi ” dove la presenza individuale virtuale può fluire ovunque e contemporaneamente essere oggettivata nei social network oltre la sua dimensione reale . Si può allora concordare , con Herbert Marcuse , sulla ipotesi che la dimensione sociale virtuale e mediatica sta assimilando tutta la nostra vita e creando un nuovo mostro , un “ uomo unidimensionale ”, senza un chiaro limite tra essere reale ed essere virtuale , con la conseguente paura o eccesso nell ’ esprimere pensieri e opinioni non legittimate e quindi senza alcuna consapevolezza e limite del pudore . L ’ arte e il linguaggio nascono dalla interazione con l ’ ambiente e com-prendono e inventano significati veicolati attraverso i linguaggi della scrittura , così come della musica o della pittura . Una interazione che ha i tratti distintivi dell ’ esperienza dell ’ ascolto o , per dirla con R . M . Rilke , che è quel : “ Lasciar compiere ogni impressione e ogni germe di un sentimento dentro di sé , nel buio ,