L'attività che ci ha maggiormente interessato si è svolta all'aperto e si chiama "Talking and walking boards" : l''obiettivo è quello di fare apprendere, consolidare o anche ripassare nuove parole, espressioni o termini specifici delle varie materie. Bisogna preparare delle piccole lavagne di cartone, anche con materiale da riciclo, su cui selezionare delle domande relative a stati d'animo, interessi, famiglia, abbigliamento o argomenti specifici delle materie. Su un lato vengono trascritte delle domande relative all'obiettivo che vogliamo far raggiungere e dall'altro lato vengono rappresentate delle immagini che possono servire per apprendere nuovi vocaboli o per ripassare argomenti già trattati.
Gli studenti devono disporsi in due cerchi uno interno e uno esterno: quelli del cerchio interno reggono le lavagne e formulano la domanda a chi gli sta difronte. La particolarità è che ogni volta che si formula una domanda bisogna stabilire un movimento da abbinare (travel mode) mentre si svolge l'attività : ad esempio rispondere stando su un piede solo.
Questo perché le neuroscienze dimostrano che l'apprendimento viene fortemente consolidato attraverso l'attività motoria.
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In un'attività precedente, infatti, disposti tutti in cerchio, c'era stato chiesto di dire a turno il nostro nome abbinandolo ad un movimento che ci potesse caratterizzare: un interesse specifico, uno sport ecc.
Ognuno di noi doveva ripetere il nome e il movimento del compagno.
Alla fine è stato più facile memorizzare l'azione svolta dai compagni e ricordarne il nome.
Questa potrebbe sicuramente rappresentare una valida attività per l'accoglienza.
La sessione si è conclusa con una seduta di mindfulness all'aperto in quanto l'approccio STPM prevede di alternare le attività basate sul movimento con momenti di rilassamento, di silenzio e concentrazione per fare sedimentare l'apprendimento e per riequilibrare la mente
Compagne di ogni attività sono state le campane tibetane che ne scandivano lo svolgimento (inizio, fine, silenzio).
Al primo step della mindfulness abbiamo mantenuto tre minuti di silenzio e concentrazione e poi ci siamo dedicati all'ascolto del respiro usando delle tecniche per focalizzare meglio l'attenzione sulla fase di inspirazione ed espirazione.
Questa pratica è consigliata come una routine da svolgere durante la mattinata, ritagliando un momento ad essa dedicata della giornata scolastica.
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L'attività che ci ha maggiormente interessato si è svolta all'aperto e si chiama "Talking and walking boards": l'obiettivo è quello di fare apprendere, consolidare o anche ripassare nuove parole, espressioni o termini specifici delle varie materie. Bisogna preparare delle piccole lavagne di cartone, anche con materiale da riciclo, su cui selezionare delle domande relative a stati d'animo, interessi, famiglia, abbigliamento o argomenti specifici delle materie. Su un lato vengono trascritte delle domande relative all'obiettivo che vogliamo far raggiungere e dall'altro lato vengono rappresentate delle immagini che
possono servire per apprendere nuovi vocaboli o per ripassare argomenti già trattati.
Gli studenti devono disporsi in due cerchi uno interno e uno esterno: quelli del cerchio interno reggono le lavagne e formulano la domanda a chi gli sta difronte. La particolarità è che ogni volta che si formula una domanda bisogna stabilire un movimento da abbinare (travel mode) mentre si svolge l'attività: ad esempio rispondere stando su un piede solo.
Questo perché le neuroscienze dimostrano che l'apprendimento viene fortemente consolidato attraverso l'attività motoria.