Scendo e aspetto Isa che come promesso mi sta venendo a
prendere, non dobbiamo arrivare troppo presto però neanche
confonderci tra la folla. Ecco c’è tanta gente, compro un libro,
respiro lo vedo giù in fondo al tavolo dei relatori, mi siedo a
metà strada e per darmi tono ridacchio con Isa come una
scolaretta delle elementari, giro lo sguardo e gli occhi si
incrociano, indugiano calamitati. Me li pianta addosso e io
invece di distoglierli, resisto, per vedere fino a dove vuole
arrivare, non voglio cedere per prima, sfrontata mi avvicino e lo
saluto, fissandolo gli tendo la mano, lui la stringe e si avvicina
per darmi un bacio su una guancia, come una vecchia
conoscenza, ma tutto si allunga un po’ e diventa un codice
segreto, ci riconosciamo. Nessuno nota nulla, ma io lo sento.
Torno a sedermi e mi accorgo di aver dimenticato di farmi
firmare il libro, meglio, tornerò dopo. La presentazione
comincia e io sono lì che mi sento trafitta, mi fa ridere il colpo
di fulmine, ma ascolto i suoi racconti e penso siano per me,
intanto penso a Ludovica, Consuelo, Elena, Roberto, Nino e a
tutti gli altri che mi hanno portato fino a qui.
Ora Non so bene come andrà a finire ma mi sento grata e credo
che andrò a farmi firmare il libro, che mi dirà di aspettarlo
mentre si sgancia dagli altri per rimanere solo con me, per
cominciare a parlare e a raccontarci, per andare da qualche parte
a fare l’amore e continuare a guardarci negli occhi.
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