Puoi spiegarci in breve cos ’ è la Women ’ s Coaching Academy ?
Hai avuto lo stesso supporto dei tuoi colleghi maschi nella tua carriera ?
Ora è We Coach . È come una conferenza per allenatrici a tutti i livelli , quindi allenatrici , assistenti allenatori , provenienti da tutti gli sport e di tutte le categorie della NCAA ( National Collegiate Athletic Association ), quindi prima , seconda e terza . Penso che lo organizzino circa due o tre volte l ' anno . Serve a fare networking , costruire il curriculum e creare connessioni , riflettere su alcune delle sfide che potresti affrontare come allenatrice donna in un campo dominato dagli uomini . L ’ obiettivo è attrarre e mantenere le donne nel mondo del coaching . È stata un ' esperienza davvero importante .
Guardando indietro pensi di aver sofferto la mancanza di allenatrici donne nella tua carriera da allenatore o nella tua carriera atletica ?
Sì e no . Come ho detto , sono cresciuta come atleta . Facendo basket e calcio , ricordo di avere avuto molti allenatori maschi a scuola elementare e media . Quando sono arrivata al liceo , il mio allenatore di sci di fondo era una donna e anche il nostro allenatore di pista era donna , e ne sono stata davvero grata . La mia allenatrice di sci di fondo mi ha anche aiutata ad orientarmi ed è stata fantastica . Praticava midfulness ancora prima che fosse così tanto in voga come oggi . Spegneva le luci e ci parlava durante la corsa . In realtà non credo di aver avuto allenatori donne a livello d ' élite . Quindi sì , possiamo dire che lo sport a livelli alti sia prevalentemente dominato da coach uomini .
Questa è una cosa a cui ho iniziato a prestare maggiore attenzione di recente . Riconosco che la disparità ancora esiste . Ad esempio , anche a livello di amministrazione atletica vedo dove vanno la maggior parte delle risorse , seguendo un principio del tipo " è la ruota che cigola più forte ad ottenere il grasso ". Ci sarà sempre una mancanza di risorse e tutti dovranno difendere ciò di cui hanno bisogno per portare avanti i loro piani . Ecco , mi sembra che , molte volte le allenatrici cedano più facilmente e le risorse vengono tolte a loro per essere allocate altrove . Sembra sia importante l ’ idea di farsi sentire . È un qualcosa che non mi viene naturale ma è uno degli aspetti di me stessa che ho provato a modificare : difendere con forza ciò che penso sia giusto , farmi sentire per ciò che penso sia equo . Ora presto molta più attenzione a queste cose . Quando sei un ’ allenatrice giovane non vuoi scuotere la barca e creare disturbo , sei solo grata di essere lì . Ricordo persino di aver accettato il lavoro , senza neanche negoziare . Ora che lo so e sono un po ’ vecchia e affermata , mi faccio sentire in tutte le situazioni in cui ciò che vedo non sembra equo e giusto . Questa , per me , è diventata sempre più una sfida .
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