XL, l'house organ di OPES anno 2, n°6, giugno_luglio 2020 | Page 21
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a pandemia causata dal COVID-19
ha avuto un forte impatto non
soltanto sulla salute dei cittadini
ma anche su tutti gli aspetti
riguardanti la vita economica,
psicologica e sociale. Ad essere
colpiti dagli effetti del lockdown
sono stati infatti numerosi
settori, dalla produzione, al
turismo, all’istruzione, con
la conseguente necessità
di riorganizzarsi sia in fase
emergenziale che elaborando
strategie di medio e lungo
periodo. Il mondo sportivo non è
stato esente da quanto accaduto,
subendo rilevanti conseguenze
che hanno avuto e stanno
avendo un forte impatto sia
sullo sport d’élite che su quello
di base. Il valore dello sport è
ampiamente riconosciuto a tutti
i livelli. Come ben individuato
dall’Agenda 2030, esso dà un
fondamentale contributo “al
potenziamento delle donne e
dei giovani, dei singoli e delle
comunità, nonché agli obiettivi
di salute, istruzione e inclusione
sociale”. Tuttavia, nonostante i
benefici dello sport rimangano
riconosciuti e validi, il settore
sportivo, a causa del COVID-19,
ha subito un duro colpo in tutti
i paesi, con la conseguente
necessità di adottare misure
nel breve e lungo periodo. Lo
scoppio della pandemia ha
comportato la necessità di
L
posticipare eventi sportivi a tutti
i livelli, di prevedere delle misure
restrittive per la pratica sportiva
e di elaborare delle strategie di
ripresa individuando gli step
per la riapertura e trovando
misure a sostegno sia dei
soggetti erogatori di sport che
di chi beneficia della pratica
sportiva. Il nostro partner Sport
Austria – Österreichische
Bundes-Sport organisation,
nell’ambito di ENGSO (European
Sport NGOs Organisation), ha
predisposto un’indagine a cui
hanno risposto 10 paesi (Lettonia,
Austria, Italia, Norvegia,
Danimarca, Slovenia, Svezia,
Svizzera, Olanda, Lituania), per
comprendere quali effetti abbia
avuto la pandemia nel mondo
sportivo e quali misure siano
state messe in atto. Basandoci
sui dati raccolti proviamo ad
offrire una panoramica rispetto a
quanto avvenuto e sta avvenendo
in Europa. Le misure di lockdown
nei paesi presi in esame sono
iniziate nella seconda settimana
del mese di marzo, ultimo paese
ad adottare queste misure è stato
la Danimarca, dove il lockdown
è iniziato soltanto il 18 Marzo. La
chiusura ha immediatamente
avuto un forte impatto sul
mondo sportivo in tutti i paesi,
prevedendo la chiusura delle
strutture sportive e pertanto
l’impossibilità di allenarsi
presso club e associazioni. Le
restrizioni hanno riguardato
sia lo sport di élite che di base.
Gli atleti dello sport d’élite hanno
potuto procedere ad allenarsi
solo individualmente e nelle
proprie abitazioni, ad eccezione
di pochi e selezionati atleti per
la Danimarca e per gli atleti in
Svezia, che hanno continuato
gli allenamenti nel rispetto di
rigide misure definite dalla Public
Health Authority del paese. La
ripresa degli allenamenti per
lo sport d’élite è avvenuta in
momenti diversi nei vari paesi
presi in esame. La prima apertura
ha riguardato la Norvegia che ha
previsto la possibilità di allenarsi
in squadre di massimo 5 persone
già a partire dal 1 aprile, pur nel
rispetto di dettagliate restrizioni.
Negli altri paesi la ripresa degli
allenamenti è avvenuta tra la
seconda metà di Aprile e la prima
settimana di Maggio. La ripresa
delle attività sportive a livello di
base ha avuto tempi più dilatati,
prevedendo prima una cauta
apertura degli sport outdoor,
attivati in tutti e 10 i paesi con
restrizioni entro il 12 Maggio;
invece per gli sport indoor,
nonostante le prime aperture
siano già in atto, ci sono ancora