XL, l'house organ di OPES anno 2, n°6, giugno_luglio 2020 | Page 15

15 XL FILES Sport Insights QUANDO LA DISABILITÀ DIVENTA SPECIALITÀ. CON OPES LE DISCIPLINE SPORTIVE APRONO LE PORTE AI CANI DIVERSAMENTE ABILI. Cani portatori di handicap e sport: un accostamento possibile? Sì, cercando di andare oltre la disabilità per valorizzare altre specialità nascoste. Il progetto dedicato ai Cani Specialmente Abili nasce dall’idea che un’educazione all’attività motoria possa contribuire in maniera determinante alla crescita dell’animale disabile e del suo conduttore; e quindi il binomio, dopo un’adeguata preparazione, nel rispetto delle attitudini e dei limiti fisici del cane e, soprattutto, del suo benessere psico-fisico, possa intraprendere un avviamento allo sport e partecipare alle gare. All’interno di alcuni campionati OPES sarà quindi prevista, sempre previa valutazione caso per caso del singolo soggetto, la possibilità, per cani portatori di handicap, di partecipazione alle gare di alcune discipline. L’obiettivo prioritario è quello di sostenere, attraverso un adeguato percorso di supporto, l’autonomia, la socializzazione e la partecipazione attiva alla vita quotidiana, nonché sportiva, di cani affetti da disabilità, finalizzate alla loro integrazione sociale e alla promozione di uno stile di vita sano e appagante. Il progetto mira a sostenere e incrementare l’inclusione di cani diversamente abili allo sport e punta ad aumentare, qualitativamente e quantitativamente, in una dimensione emotiva positiva e gratificante, le esperienze motorie e di coordinamento del cane per consentire il passaggio dalle abilità “generali” a quelle “specifiche”. L’insegnamento della corretta comunicazione e del giusto approccio alle attività sportive, in sinergia con la realizzazione di attività e servizi strutturati, programmi individualizzati, percorsi formativi e azioni didattiche, puntano a promuovere l’incremento delle adozioni di cani portatori di handicap, a dare assistenza concreta alle famiglie adottanti e a esaltare le specifiche qualità naturali del soggetto, in modo tale che possa trasformare il proprio handicap in un punto di forza. BENESSERE IN PRIMA LINEA - A seconda della normativa di ogni specifica disciplina saranno ammessi all’attività, e/o alle gare, cani sordi, ipovedenti, ciechi, sordociechi, tripodi oppure muniti di carrellino, previa valutazione fatta caso per caso. Verrà data massima priorità al loro benessere psico-fisico. I cani diversamente abili potranno accedere alle discipline per le quali è consentita la loro partecipazione, purché non mostrino segni di dolore o disagio. Per poter accedere alla gare, il proprietario dovrà fornire un certificato veterinario di buona salute che attesti che il soggetto può partecipare a quello specifico tipo di attività; il cane dovrà avere un grado di preparazione adeguato sia fisico che psicologico, che dovrà essere sottoscritto dal preparatore tecnico, tenendo conto del tipo di handicap e del temperamento del soggetto. Durante lo svolgimento delle prove i conduttori potranno utilizzare segnali vocali, gestuali o tattili, a seconda della tipologia di disabilità, da comunicare in fase di iscrizione alla gara. Le attività sportive verranno integrate da progettualità individualizzate volte a creare dei momenti di divulgazione, sensibilizzazione e aggregazione sociale per le persone, con lo scopo di poter fare col proprio cane disabile un’attività ludico-sportiva e ricreativa, esaltandone le caratteristiche collaborative, valorizzando e approfondendo la relazione tra la persona e il suo animale attraverso momenti di divertimento, accrescendo le sue competenze e