XL, l'house organ di OPES anno 2, n°4, aprile 2020 | Page 33
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PER UNO
SVILUPPO
compreso tra l’autunno del 2016 e la prima metà del
2017 emerge un miglioramento riguardo l’aumento del
tasso di completamento degli studi terziari per i 30-
34enni, salito al 26,2% dal 25,3% dell’anno precedente,
e la diminuzione dal 14,7% al 13,8% della quota di uscite
precoci dal sistema di istruzione e formazione dei
18-24enni. Continua, però, l’allarme circa l’elevata
quota (tra il 15% e il 25%) di quindicenni che non
raggiunge la soglia minima delle competenze giudicate
indispensabili per potersi orientare negli studi, sul
lavoro e più in generale nella vita; e continua anche la
presenza di crescenti divari di genere nelle materie
scientifiche e in matematica». Quello che aspetta
l’istruzione italiana per adeguarsi ai sistemi più avanzati
è un viaggio lungo e periglioso e il fattore coronavirus
non può certo risultare incoraggiante se si considera che
ancora oggi non è chiaro quando si potranno riaprire le
scuole e le università. Di contro, si è finalmente inaugurato
anche in Italia il tempo dell’istruzione via internet, con gli
studenti connessi dalle loro case e i professori dall’aula
scolastica. Naturalmente i docenti dovranno comprendere
che non si tratta di trasferire le lezioni tradizionali su
una piattaforma digitale, ma di sapersi dotare di nuove
SOSTENIBILE
metodologie adatte ai sistemi più innovativi. Un bel passo
avanti, quello della didattica digitale, se ben interpretato
da docenti motivati e pronti ad abbracciare nuovi metodi;
ma un possibile disastro se dato in mano a persone
demotivate e stanche che non darebbero alcun apporto
al necessario giro di boa. Da non sottovalutare anche il
divario tecnologico esistente oggi tra nord e sud della
nazione, un divario che si evidenzia dalla qualità delle linee
di trasmissione, ma anche dal fatto che a sud di Roma solo
2 studenti su 4 possiedono un computer o una connessione
in rete. Dunque, è giunto il momento di superare questa
“fanghiglia” burocratica e migliorare la vita di tutti,
soprattutto dei più giovani. Saremo capaci di raccogliere le
sfida, magari avvalendoci degli aiuti internazionali?