XL, l'house organ di OPES anno 2, n°2, febbraio 2020 | Page 25

25 le aziende in un unico contesto. Quello su cui abbiamo riflettuto in questi anni e che abbiamo maturato come convinzione è che i ragazzi hanno le capacità e hanno la preparazione ma devono essere messi anche in grado di poter incontrare le aziende che potrebbero in futuro assumerli. Il nostro ruolo come università è sicuramente quello di offrire loro un’ottima formazione di base ma, in virtù di quella che noi chiamiamo terza missione, molto importante è anche cercare di trovare loro delle occasioni per poter mettere a frutto le competenze che hanno maturato. In questo modo contenitori come Talenti in Campus cercano di raggiungere proprio questo obiettivo: fare incontrare i ragazzi, chiedere alle aziende di venire a vedere il campione, di venire a vedere cosa abbiamo da mostrare loro e creare questo movimento di opinione legato alla possibilità da parte dell’azienda di venire all’università, capire come funziona questo modo, conoscere il prodotto che ha da offrire e quindi i suoi bravi laureati, e quindi creare questa occasione di incontro. Sulla base poi di quello che sarà il riscontro da parte delle aziende e anche delle aspettative da parte dei ragazzi vedremo effettivamente come si andrà a sviluppare poi il loro percorso occupazionale”. Intanto, con grande soddisfazione della macchina organizzativa che sta preparando il primo Campus di Roma, si possono citare due parole magiche: sold out. Espressione che sottolinea alla perfezione la straordinaria partecipazione delle realtà imprenditoriali che hanno aderito a questo appuntamento capitolino di tre giorni. I posti disponibili sono infatti terminati. Più di 30 imprese hanno risposto positivamente all’appello di Talenti in Campus nobilitando, grazie al loro importantissimo supporto, l’iniziativa. Talenti in Campus, i plus di un’iniziativa che avvicina studenti e aziende