XL, l'house organ di OPES anno 1, n°9, novembre 2019 | Page 24

CIVILE 24 “L’anno che mi ha cambiato la vita” “Take care of all you memories. For you cannot relive them”. Abbi cura dei tuoi ricordi, perché non puoi viverli di nuovo. Robert Allen Zimmerman, per tutti solo e semplicemente Bob Dylan, non è solo il cantautore più influente del rock, ma è anche un poeta e l’autore di questa citazione che non è per nulla banale. Nella vita di ogni individuo ci sono ricordi dovuti a momenti ed esperienze che, proprio per il fatto di essere stati unici, irripetibili, speciali e significativi per la realizzazione e la crescita di una persona, meritano di essere custoditi e magari condivisi. Perché chi ascolta deve essere in grado di immedesimarsi in certe situazioni, immaginare certe dinamiche e, quantomeno, provare anche in minima parte quelle sensazioni o quelle emozioni che il protagonista della narrazione ha potuto vivere. Quando parla del suo anno di Servizio Civile, Roberto Tavani, Advisor sulle politiche dello sport del Presidente della Regione Lazio, trasmette passione e gioia. Nel raccontare quei suoi dodici mesi prestati allo Stato, perché alla sua epoca o si svolgeva la leva militare o si sceglieva l’obiezione di coscienza, rifiutando di fatto l’uso delle armi e le attività ad esse collegate, la sua voce vibra per il trasporto emotivo, il cuore pulsa più sangue nelle vene e i suoi occhi si muovono frenetici, come se dovessero scavare indietro nel tempo alla ricerca di tutte quelle sensazioni vissute. Se 24 anni fa, nel 1995, il Servizio Civile era un’opzione, oggi è un atto volontario. A distanza di un quarto di secolo, però, non è cambiata la sua finalità: un’esperienza formativa di crescita e di partecipazione