XL, l'house organ di OPES anno 1, n°9, novembre 2019 | Page 13

XL / Novembre 2019 «Sono stati i miei nonni ad insegnarmi l’altruismo, quel valore che ti eleva e che ti fa sentire un grande uomo – aggiunge il pugile -. Quello che faccio non è per uno scopo personale. Essere altruista significa impiegare una parte della propria vita per il bene della società. Io sono in contatto con delle case famiglia e dedico parte del mio tempo a parlare e ad ascoltare i ragazzi che sono ospitati e scopro che la loro voglia, il loro futuro e la loro speranza è nelle nostre mani, ovvero di coloro che hanno la possibilità di fare qualcosa per loro. Essendo stato uno di loro al mio tempo, perché anche io sono stato un ragazzo ai margini per certi aspetti, credo nell’essere umano come portavoce di speranza e portatore di valore. Come dice il mio maestro buddhista, la speranza è nei giovani e se ognuno di noi accende un faro nel buio, anche chi non ha la torcia può vedere dove mettere i piedi». Parole sagge, quelle di Blandamura. In ogni singola frase si possono percepire il trasporto emotivo e le esperienze vissute, ma anche episodi, persone e azioni che in un certo qual modo hanno lasciato il segno, contribuendo di fatto a creare un disegno: un’opera, magari non perfetta come un cerchio, che rappresenta la vita. Un uomo come il Campione dei pesi medi conosce il senso letterale e metaforico dell’essere messo alle corde. Per evitare i colpi ferali di un avversario o dell’esistenza, Blandamura ha saputo trovare la chiave di volta per rimanere in piedi, evitando di crollare a terra sotto il peso della pressione di un pugno o della vita. La boxe, per lui, con ogni probabilità è stata come quella reazione uguale e contraria che, come recita la terza legge della dinamica, si oppone all’azione esercitata dalla forza di un corpo. «Quando sei alle corde – sostiene il “Sioux” della nobile arte italiana – è lì che per non soccombere tiri fuori il meglio di te stesso. Questo progetto stimola le persone coinvolte a reagire e a cercare di sentirsi bene. Io sono molto eccitato e contento di far parte di questa avventura. Sono sicuro che “Sport e Salute: Benessere Per Tutti!” aprirà molte porte e permetterà ai 4 target coinvolti di uscire dalle corde vittoriosi». Le motivazioni ed il carisma di Emanuele Blandamura sicuramente si riveleranno come una spinta, uno slancio vitale che permetterà a “Sport e Salute: Benessere Per Tutti!” di diffondersi nel tessuto sociale italiano, generando valore. Tanto i destinatari dell’iniziativa che, beneficiando di servizi sportivi, ricreativi, socializzanti e di supporto psicologico in maniera gratuita, potranno migliorare la qualità della loro vita, quanto i manager dei centri sportivi, i diplomati in scienze motorie, gli educatori, i fisioterapisti, gli psicologi e gli altri professionisti che saranno chiamati in causa, troveranno in Emanuele Blandamura un punto di riferimento ed un modello da seguire. «Chi mi conosce – conclude lo sportivo - sa che per me il ring è come la vita e sa pure che in ogni cosa che faccio, sia in ambito sportivo sia quando indosso gli abiti civili, metto tutto me stesso. Voglio promuovere l’amore in tutti i suoi aspetti, per questo aiuto le persone meno fortunate. Grazie anche i miei nonni, che mi hanno lasciato degli insegnamenti speciali, ho capito che è importante dare il buon esempio». 13