XL, l'house organ di OPES anno 1, n°9, novembre 2019 | Page 12
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il giornalista sportivo Dario Torromeo, sa che cosa ha rappresentato la boxe per il
pugile nato ad Udine, ma cresciuto a Roma tra periferie e palestre. Però molti non
sanno che, oltre ai guantoni e alle 16 corde, c’è di più: in primis un assiduo impegno
nel sociale. La sua frase “fare il volontariato è come salire sul ring: bisogna esserci
completamente” rivela molto, se non tutto, della sua personalissima esperienza al
servizio della comunità e alla ricerca del bene comune. In una società moderna animata
e, purtroppo, illuminata dalla locuzione latina “do ut des” (do [a te] perché tu dia [a
me]) e dallo scambio di favori che si fanno nella previsione di ricevere un adeguato
contraccambio c’è la tendenza a non prendersi cura dell’altro, soprattutto se l’altro non
potrà mai dire nulla in cambio. L’egoismo, l’io ed il se stesso, inquadrando la logica
e la disperazione del pensiero nichilista, hanno fagocitato tutto, anche valori come
l’altruismo e la solidarietà. In quest’ottica, quelle persone che in questo mondo sono in
disparte vanno avanti per inerzia, rischiando di non ricevere alcuna assistenza, un aiuto
o anche una semplice parola di conforto.