XL, l'house organ di OPES anno 1, n°8, ottobre 2019 | Page 17
XL / Ottobre 2019
Settembre è stato un mese molto caldo, soprattutto
per via di tutte le iniziative, eventi e appuntamenti
che hanno visto OPES come protagonista. Il nostro
Ente di Promozione Sportiva è stato partner della
seconda edizione del Festival della Comunicazione
Sportiva, una tre giorni di panel e dibattiti organizzata
dall’Università di Roma la Sapienza (centro di
Servizi Sportivi Sapienza Sport – Dipartimento di
Comunicazione e Ricerca Sociale) e da WeComSport
(laboratorio di comunicazione sportiva del Coris).
L’evento si è svolto a Roma il 19,20 e 21 settembre
2019, proprio in occasione della European Mobility
Week. Sono stati tre giorni di convegni, dibattiti,
workshop e attività collaterali, tutti incentrati sul
tema della Sostenibilità. Si è cercato soprattutto
di promuovere, valorizzare e divulgare l’insieme
di quei progetti di sport e mobilità sostenibile che
favoriscono il movimento ed il benessere, non solo
del singolo individuo ma anche della collettività.
Il Festival, pensato e studiato per essere aperto a
tutti i cittadini, si è tenuto in tre diverse location
capitoline ed il vastissimo programma ha trattato tre
diversi temi. Giovedì 19 settembre, nella sede di via
Salaria 113, l’argomento principe è stato “L’impatto
economico finanziario dello sport sostenibile”.
Venerdì 20, invece, alla Città Universitaria, i fari sono
stati puntati su “Movimento, sport e benessere”.
Infine, “Tecnologia e comunicazione per uno
sport sostenibile” è stato il tema della giornata
conclusiva di sabato 21 settembre che si è tenuta
presso la sede di SapienzaSport. Barbara Mazza,
Responsabile Scientifico WeComSport Sapienza
Università di Roma, nonché ideatrice e curatrice
del Festival della Comunicazione Sportiva, nel
suo intervento di apertura si è soffermata sui due
obiettivi che la manifestazione ci tiene a perseguire.
Il primo è parlare del tema della sostenibilità, una
sfida coraggiosa perché la situazione è in continuo
divenire anche nel mondo sportivo. La carta europea
dello sport ha dettato le linee guida della sostenibilità
nel mondo sportivo nel 1992 e adesso queste
sono state adattate alla luce di tutte le indicazioni
che emergono a livello internazionale nell’agenda
olimpica 2020. La sostenibilità è un tema strategico,
importante e prezioso per tutti, anche al di fuori del
mondo dello sport. Il secondo punto è legato al fatto
che lo sport è entrato come soggetto importante in
Sapienza, quindi è fondamentale raccontarlo in tutte
le sue dimensioni. “A noi interessa lavorare sulla
capacità progettuale all’interno del mondo sportivo
e non ci piace accendere i riflettori sui grandi
eventi sensazionali, ma su tematiche sulle quali il
mondo accademico può intervenire con una serie di
contributi” - ha affermato la Professoressa Mazza. -
“Abbiamo scelto il tema della sostenibilità perché
è una dimensione fondamentale e imprescindibile
nella vita di oggi, in tutti i contesti sociali e culturali e
a maggior ragione, anche nello sport. L’abbinamento
sport/ sostenibilità ha due dimensioni fondamentali.
La prima, che lo sport è uno delle istituzioni
fondamentali della nostra società, costituisce quasi il
3% del PIL nazionale e quindi all’interno del mondo
sportivo, ovviamente, ci sono diversi progetti di
sostenibilità. Ci tenevamo a valorizzarli e a supportarli
innanzitutto con il contributo scientifico dell’università,
ma anche con la messa in rete e messa a sistema di
tutte le istituzioni proposte: istituzioni pubbliche,
istituzioni sportive e mondo accademico. In secondo
luogo la sostenibilità è un tema che si declina sotto
diversi punti di vista: la sostenibilità finanziaria, la
sostenibilità ambientale, sociale, tecnologica e così
via discorrendo. Noi le affronteremo tutte per vedere
come in realtà per essere sostenibili bisogna agire
in maniera sistemica e integrata. Non basta essere
sostenibili solo dal punto di vista ambientale o
sociale, ad esempio. Lo sport ha diversi progetti e
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