XL, l'house organ di OPES anno 1, n°7, numero doppio agosto | settembre 2019 | Page 5
fare chiarezza sullo status quo, è successo questo: migliaia
di realtà sportive si sono trovate, da un lato, orfane della
propria disciplina per effetto della razionalizzazione avviata
dal CONI e, dall’altro, impossibilitate, in quanto ASD, ad
iscriversi al Registro del Terzo Settore».
E se a tutto questo aggiungiamo anche la Riforma che
ha depotenziato i compiti e le competenze del CONI e
dei suoi comitati regionali, la situazione risulta ancora
più ingarbugliata.
M. P.: «Limitare l’ambito di competenza del CONI solo
all’attività di preparazione olimpica è assolutamente
riduttivo e fuorviante. Qual è o quale sarebbe l’interlocutore
istituzionale di una realtà come un’associazione di football
americano, disciplina riconosciuta dal CONI ma che non
è presente ai Giochi Olimpici, e che, come spiegato in
precedenza, non può essere un’Associazione di Promozione
Sociale? Sono state generate delle storture a livello locale
e tante associazioni non sanno più a quale regime fiscale
aderire».
Sta per iniziare una nuova stagione politica, quali sono
le aspettative di OPES?
M. P.: «Inizia una nuova stagione politica e, da parte nostra,
c’è sicuramente soddisfazione per la scelta effettuata dal
nuovo Governo di nominare un Ministro dello Sport, perché
significa che la dinamica sportiva è al centro dell’agenda
di governo. Quando un Esecutivo mostra attenzione e
sensibilità particolare al tema sportivo ci fa sempre piacere.
Naturalmente, prima di dare un’opinione in merito alle
iniziative intraprese, vogliamo conoscere le linee guida
programmatiche e di indirizzo che il neo nominato Ministro
detterà per traghettare lo sport verso nuovi obiettivi e
traguardi. Ci aspettiamo che questa carica così alta a livello
istituzionale possa servire per ricostruire il giusto perimetro
di intervento del Comitato Olimpico Nazionale Italiano,
non limitandolo come prevedeva la precedente Riforma
alle sole discipline sportive presenti ai Giochi Olimpici ma
restituendo al CONI la sua dignità e la sua competenza
originaria. Ci aspettiamo, inoltre, che riveda il ruolo che la
suddetta Riforma aveva conferito in maniera estremamente
riduttiva ai Comitati territoriali del CONI, riconsegnando
loro quel ruolo di sintesi delle politiche sportive territoriali
all’interno del quale trovavano casa le Federazioni locali,
le Discipline Sportive Associate, gli Enti di Promozione
Sportiva e le Associazioni sportive olimpiche e non.
Infine, ci aspettiamo che il ruolo del Ministro possa essere
funzionale a costruire un ponte, un dialogo strutturato
a livello istituzionale con il Ministro del Lavoro e delle
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