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la sostituzione dello specchio di mare di Mazzarò
(sottostante la collina dove sorge Taormina, a sua volta
privilegiata per la maggiore notorietà internazionale rispetto
alle tante altre località adiacenti dalle quali fu comunque
possibile assistere allo spettacolo) alla spiaggia di
Sant’Alessio al largo della quale avvenne l’effettivo recupero
di uno dei due palloni sonda, non ci riesce di spiegare
altrimenti, se non parlando di veri e propri strafalcioni, i 2000
metri di quota al posto dei 200 ed i 2 chilometri dalla costa
invece dei 300 metri per quanto riguarda il punto di
ammaraggio dell’ordigno.
D’altra parte le stesse fotografie
dei “dischi” non sono state
scattate dalla piazzetta Belvedere
di Taormina, come si lascerebbe
intendere dal testo abbinato alla
foto più celebre pubblicata in
prima pagina, ma dalla balconata
sul mare di piazza Roma (nota
anche come piazza Municipio)
(14) di Giardini Naxos, altra
località balneare sottostante
Taormina, ma soprattutto paese
natale e sede dello studio
fotografico di Giuseppe Grasso.
E’ a questo punto che entra in scena l’americano Larry
Robinson che, prima di apprendere delle nostre recenti
scoperte, così scriveva sul suo sito a proposi Ѽ