UFOCTLINE N.13 (Gen -Mar 2014) | Page 13

Pagina 13 LE “FOTO DI TAORMINA”: UNO SVILUPPO INATTESO DI ANTONIO BLANCO L’articolo che vi proponiamo di seguito, a firma di Antonio Blanco del CISU di Catania, è un approfondimento del famoso caso del Novembre 1954 di Taormina. Il testo è stato pubblicato su UFOFORUM N. 12 del marzo 1999 e gentilmente, l’autore, ci ha consentito di metterlo a disposizione dei lettori di Ufoctline. Sul numero 10 di UFO Forum (luglio 1998), rievocando l’ondata del 1950 e le foto del 1954 nel contesto della sua eccellente rubrica “I Primordi”, Giuseppe Stilo ha fatto il punto sulla storia di una foto ritraente un gruppo di persone apparentemente intente ad osservare due “dischi” nel cielo di Taormina. Come ricordava Stilo spiegandone i motivi, questa foto è curiosamente più conosciuta all’estero che in Italia (1) , e, benché il parere degli studiosi più seri sia unanime nel ritenerla frutto di un fotomontaggio (2), non mancano coloro che continuano a presentarla come se quelli ritratti fossero veri dischi volanti (3). Ciò sicuramente anche a causa di quanto scrisse Ansel Talbert sul New York Herald Tribune (da Stilo ritenuta la fonte primaria del caso) che pubblicando la foto in questione insieme ad alcune altre nella sua edizione parigina del 10 dicembre 1954 affermò testualmente che “gli esami cui la fotografia e la sua negativa sarebbero stati sottoposti non sembrano rivelare alcuna doppia esposizione né alcun trucco”. Un altro punto messo in evidenza da Stilo nel suo articolo era il fatto che della foto non si conoscesse con precisione la data, venendo essa variamente collocata tra la primavera e l’autunno del 1954. Stilo poneva inoltre (anche tacitamente) alcuni altri interrogativi su svariati aspetti della vicenda, tra i quali come mai la stampa locale (ed in particolare il Corriere di Sicilia da lui citato ) (4) non avessero pubblicato la foto o quanto meno la notizia dell’avvistamento che, stando alle fonti giornalistiche estere, tanto clamore aveva provocato nella popolazione; perché lo stesso quotidiano “pretendeva di identificare i due corpi volanti della fotografia con quelli effettivamente visti prima compiere evoluzioni e poi cadere nelle acque dello Jonio il 19 novembre dello stesso anno” (5); chi fosse Giuseppe Grasso che la rivista statunitense Look (6) indicava come l’autore della foto e da dove essa avesse tratto alcune dichiarazioni pubblicate ad egli imputate; da quale fonte avessero attinto Adolf Schneider e Hubert Malthaner (7) per confermare che l’autore della foto fosse proprio Giuseppe Grasso e che si trattava di “una sua costruzione”; da quale altra Margaret Sachs (8) per aggiungere che gli oggetti erano stati visti da “migliaia di persone” e che i pretesi dischi si allontanarono solo al sopraggiungere di un caccia dell’Aeronautica Italiana; ed infine come la foto avesse varcato i confini del nostro Paese, se trasmessa da un corrispondente della United Press (9) o portata all’estero dall’ambasciatrice americana Clare Boothe Luce. Ebbene, stimolato dall’invito di Stilo affinché, nonostante i tanti anni ormai trascorsi, qualcuno degli ufologi siciliani si impegnasse per cercare di fare chiarezza sui tanti punti ancora oscuri di questa vicenda, decisi di aprire un nuovo fronte di indagini da un lato provando a rintracciare il tale Giuseppe Grasso, da un altro chiedendo a Salvatore Foresta ed Antonio Rampulla (Associati Cisu) di concentrare i propri sforzi per cercare traccia dei “giornali catanesi” cui si richiamava l’articolo del Corriere di Sicilia dell’11 dicembre 1954 (10) . Ma nel far ciò, nessuno di noi immaginava a quali risultati positivi saremmo pervenuti. Merito anche della collaborazione prestataci da Davide Ferrara (CUN Catania), che oltre ad aver proceduto ad alcuni utilissimi riscontri topografici inerenti il luogo dove la foto fu scattata, ci ha anche consentito, facendo da tramite, di scambiare via internet informazioni e commenti con l’ufologo americano Larry Robinson, che della foto in questione fa menzione in uno studio su casi classici e fotografici identificati pubblicato il 15 aprile 1997 sulla sua UFO Page (http://php.indiana.edu/~lrobins). Ma andiamo per ordine. Partendo dal presupposto che se Giuseppe Grasso fosse stato effettivamente un corrispondente locale della United Press di lui doveva essere rimasta memoria negli ambienti giornalistici catanesi, così come anche dell’intera faccenda visto il clamore suscitato dall’avvistamento, lo scorso ottobre cominciai a smuovere le acque chiedendo informazioni ai nostri amici giornalisti locali.