Tutti i Bollettini di AMys IL BOLLETTINO DI AMYS nr. 46-2019 | Page 15

cominciato. Sì, il giovane Bradley sta macchinando qualcosa e la particolarità della sua organizzazione è che... non è un'organizzazione vera e propria, ma una sorta di parassita all'interno dei servizi segreti americani. Presto vedremo come gli sia possibile servirsi delle agenzie governative per i suoi subdoli obiettivi. Andrea carlo cappi Premiato dalla nostra melissa C.B. - Tra il e il hai co-sceneggiato, insie- me con Andrea Pasini, alcuni episodi della serie a fumetti di Martin Mystère, disegnati da Lucia Ar- duini. Si tratta de I cercatori del Paradiso n. , Il Paradiso non può attendere n. , Il regno delle Amazzoni n. e L'impero segre- to : ti piacerebbe tornare a sceneggiare qual- che nuova storia della serie classica? A.C.C. - Sì, certamente, anche se scrivere una sce- neggiatura per Bonelli richiede tecniche molto preci- se non a caso lavoravo con il mio espertissimo ami- co Andrea Pasini, che ha scritto Martin per lungo tempo ed è molto più bravo di me come fumettista. Devo dire però che i romanzi mi consentono di la- vorare sul BVZM nella sua versione anni Ottanta... esattamente come nei miei romanzi con Diabolik ed Eva Kant mi muovo negli anni fine Sessanta-inizio Settanta. Sono i periodi in cui ho scoperto l'uno e gli altri, l'epoca dell'imprinting e dello stupore. Credo che riprovare quel tipo di sensazioni sia importante per aderire meglio ai personaggi. Del resto ognuno ha le sue tecniche, come sto scoprendo in veste di neofita dell'International Association of Tie-in Wri- ters IAMTW , che come dicevo prima raccoglie ap- punto autori che, oltre alle proprie storie, si sono specializzati in quelle di personaggi altrui dagli eroi dei fumetti o della tv, alle novelization, a nuove av- venture di protagonisti seriali. È un'arte a sé, in cui si sono cimentati negli anni autori come Ken Follett o Martin Cruz Smith, oltre naturalmente a Raymond Benson con il suo ciclo originale su James Bond, da cui in veste di traduttore ho imparato molte cose. C.B. - Grazie Andrea, per questa lunga e interes- sante intervista. Ne approfitto per ringraziarti nuo- vamente per il cameo che mi hai regalato, dando il nome Clark Bovino a un detective della polizia di New York che compare nel libro: mi hai fatto un regalo graditissimo e inaspettato! Quando me lo ha detto Luca Salvadei – col quale, insieme a Paolo Mignone, leggiamo in anteprima i tuoi libri – sono letteralmente saltato dalla sedia. Un mio amico mi ha anche detto di inserire questa mia partecipazione nel CV! Un'ultima domanda: per l'estate è atteso il tuo nuovo romanzo su MM, può darci qualche piccola anticipazione, senza ov- viamente spoilerare come oramai si usa dire oggi? A.C.C. - In questo momento il romanzo è ancora in lavorazione, ma la base poggia su due eventi storici nell'agosto , nella casa-studio dell'architetto Frank Lloyd Wright a Spring Green, Wisconsin, si verifica un vero e proprio massacro senza movente episodio quasi identico alla strage dell'agosto a Bel Air, California, in cui trova la morte anche l'attri- ce Sharon Tate. Nel mio romanzo Martin scopre che i due episodi hanno la stessa matrice "impossibile" e deve impedire non solo che il fenomeno si ripeta, ma che dia luogo a conseguenze ancora più dram- matiche. C.B. - Grazie Andrea, complimenti di nuovo e alla prossima!