Tutti i Bollettini di AMys IL BOLLETTINO DI AMYS nr. 37-2017 | Page 14

PAGIN A 14 da Boiardo che da Ariosto), il quale sarà personaggio chiave nell’albo gi- gante “Il re rosso”, scritto di nuovo da Carlo Recagno e pubblicato l’anno successivo. “Il re rosso”, in un certo senso sequel de “L’isola che giaceva in fondo al mare”, contiene una lunga sequenza ambien- tata alla corte di Carlo Magno, in cui vengono rinarrati in chiave alternativa gli eventi del primo canto dell’Orlando innamorato di Boiardo (ottave 21-41), con l’arrivo tra i paladini di Angelica, principessa del Catai, con la sua pro- posta di darsi in sposa a chi riesca a sconfiggere in giostra suo fratello, e con la reazione sospettosa del mago Malagise. Nella versione di Recagno la storia prende le mosse dall’arrivo presso Carlo Magno di una principes- sa cinese, con bella localizzazione geo- grafica del fantastico Catai dei poeti rinascimentali. Il nome della fanciulla è Han Zhen, che gli occidentali pro- nunciano ‘An-Gen’ e che Orlando tra- sforma in ‘Angelica’. Anche qui, come in Boiardo, Malagise ha il ruolo di ma- go e nemico di Angelica, ed è l’unico, infatti, a sospettare di lei. Nella vicen- da però Malagise è un mutante creato dall’ingegneria genetica di una civiltà antichissima, e dotato di poteri che agli occhi dei medievali appaiono co- me magici. Angelica/Han Zhen, anche lei in possesso di poteri sovrumani e in grado di controllare la mente degli uomini, è stata inviata dai suoi creato- ri precisamente per sconfiggere Mala- gise. Il duello, però, termina senza vinti né vincitori. Più avanti nella vicenda vediamo che i poteri telepatici di ‘Angelica’ hanno fatto perdere il senno ad Orlando, e Malagise convince (o meglio ricatta) Astolfo a compiere una missione per lui in cambio di una cura per il cugino. Dotato di un ippogrifo, Astolfo è co- stretto a recarsi in una dimensione parallela che alla mente umana, inade- guata a comprenderla, appare come una versione distorta della Luna e del Paradiso Terrestre – con un ologram- ma scambiato da Astolfo per il patriar- ca Enoch, ed esseri alieni confusi per angeli. La trama, chiaramente, si è or- mai mossa dalla fonte boiardesca a quella ariostesca. Alla fine si scoprirà che Malagise e Angelica sono agenti mandati, rispettivamente, dagli umani e da una razza aliena a salvaguardare un’arma antica che potrebbe causare la distruzione del mondo. Gli scontri tra i due guardiani erano stati causati da tensioni tra i loro creatori, e l’impas- se si potrà risolvere solamente attraverso un atto pacificatore. Come nelle ri- scritture di Castelli, la materia cavalle- resca viene insomma reinventata radi- calmente da Recagno, combinando però la disinibita immaginazione fan- tascientifica con il gusto per il detta- glio letterario e storico esatto, e anche con l’originale rivalutazione di un per- sonaggio cavalleresco minore, ma affa- scinante, quale Malagise.>>