Individuate le scelte strategiche e tecnologiche di quattro importanti settori manifatturieri italiani analizzando i dati raccolti in un’ Indagine da Tecnologie Meccaniche nei comparti energia, costruzione macchine, costruzione stampi e aerospace.
di Bruno Marchi, Franco Paggi ed Ezio Zibetti
QUATTRO SETTORI SOTTO I
Individuate le scelte strategiche e tecnologiche di quattro importanti settori manifatturieri italiani analizzando i dati raccolti in un’ Indagine da Tecnologie Meccaniche nei comparti energia, costruzione macchine, costruzione stampi e aerospace.
I
settori nei quali l’ industria manifatturiera italiana occupa una posizione di rilievo a livello internazionale sono veramente svariati. Tra questi Tecnologie Meccaniche in questo Speciale ha deciso di approfondirne quattro: l’ aerospace, l’ energia, la costruzione macchine e la costruzione stampi. Per capire meglio come stanno operando le aziende che lavorano in questi quattro comparti si è pensato a un’ Indagine che oltre a fotografare la realtà del singolo settore metta in evidenza anche le scelte strategiche dal punto di vista tecnologico e degli investimenti, le esigenze principali e i traguardi che si vogliono raggiungere. Per fare questo Tecnologie Meccaniche ha raccolto oltre 450 questionari, un centinaio circa per ogni settore, che hanno permesso di stilare una serie di tabelle esaustive degli argomenti trattati e molto utili per chi opera nei quattro settori e anche per chi deve fornire a queste aziende macchine utensili, componenti, sistemi, utensili: in una parola, gli strumenti necessari per realizzare il prodotto o per effettuare lavorazioni meccaniche.
I DATI GENERALI Partiamo analizzando i dati emersi dall’ Indagine iniziando da uno sguardo generale su tutto il campione che, come abbiamo detto, è di oltre 450 aziende divise equamente nei quattro settori analizzati: aerospace, energia, costruzione macchine e costruzione stampi. Se analizziamo le fasce di fatturato vediamo immediatamente che si va da un 17,7 % delle imprese con un fatturato fino a 2 milioni di euro fino a un 23 % di imprese con un fatturato annuo tra i 10 e i 20 milioni di euro, passando attraverso il 22,1 % di imprese con fatturati compresi tra i 5 e i 10 milioni di euro, il 20,4 % tra i 2 e i 5 milioni e il 16,8 % che presenta un fatturato annuo oltre i 20 milioni di euro. Passando agli addetti notiamo che il 33,6 % del campione ha un numero di dipendenti tra i 36 e i 100, mentre un 27,4 % ha in azienda tra i 16 e i 35 addetti. Un 21,3 % delle aziende è di piccola dimensione, con addetti fino a un massimo di 15, mentre un 17,7 % delle imprese del campione ha personale oltre le 100 unità. Ci spostiamo sui dati riguardanti l’ esportazione. Il 31 % del campione formato dalle aziende dei quattro settori esporta tra il 25 e il 50 % della propria produzione, mentre il 28,3 % manda oltre confine oltre il 50 % del proprio prodotto. Un interessante 23,9 % delle imprese esporta fino a un massimo del 25 %. Importante notare che ben il 16,8 % del campione lavora solo per il mercato nazionale. Riguardo al portafoglio ordini si nota che ben il 41,6 % delle imprese ha in casa lavoro dai 3 ai 6 mesi, mentre un cospicuo 36,3 % ha ordini acquisiti per oltre 6 mesi di lavoro. Da considerare però che un significativo 22,1 % ha raccolto ordini per meno di 3 mesi di lavoro. Ma cosa fanno le aziende del campione che comprende i quattro settori? Il 28,3 % degli intervistati realizza un proprio prodotto, mentre il 46,9 % lavora conto terzi. Un significativo 24,8 % fa sia
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