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In Cosberg è in atto un processo di digitalizzazione, incentrando il percorso sul dato sia all’ interno della fabbrica, per aumentare il valore dell’ azienda, sia sulle macchine
Da sinistra, Michele, Gianluigi e Paolo Viscardi dell’ impianto, il nostro impegno è massimo per garantire un CAPEX( investimento iniziale) adeguato e al contempo contenere gli OPEX. Il nostro obiettivo è ridurre al minimo i costi totali del ciclo di vita( total life cycle costs), un aspetto cruciale per i nostri clienti, ma anche per noi, nell’ ottica di una crescente“ servitizzazione” dei nostri prodotti », afferma il CEO di Cosberg.
ACQUISIZIONI ED ECONOMIE DI SCALA
Innovare e agire in modo funzionale e coerente rappresentano i pilastri fondanti dell’ azienda bergamasca. La volontà del gruppo Cosberg è quella di fare economie di scala ed economie di risorse per poter affrontare al meglio il mercato estero. « A tal proposito, stiamo per effettuare delle acquisizioni, che ci potrebbero aiutare a migliorare la nostra presenza in Europa. Si tratta di competitor diretti che operano anche in ambiti di mercato per noi inediti », spiega ancora Michele Viscardi. « Ci capita di ricevere offerte per acquisire atre realtà del nostro settore, per lo più piccole aziende in cui il cambio ge- nerazionale non è attuabile o che, comunque, hanno difficoltà a garantire continuità. Il nostro settore sta fronteggiando anche questo scenario e mi chiedo quale possa essere il futuro, soprattutto per le realtà più piccole », evidenzia Viscardi. La soluzione? Ci vorrebbe la sfera di cristallo. « A mio avviso servirebbe un aggregatore che unisca le realtà italiane meritevoli, in modo da unire davvero le forze per affrontare la concorrenza, soprattutto cinese, che sta conquistando mercato proponendo prezzi bassissimi. Il saper fare lo abbiamo ma è necessario strutturarsi per affrontare insieme questo avversario comune », spiega il CEO di Cosberg.
IL FUTURO DELL’ AUTOMAZIONE Cosberg ha sempre guardato al futuro con ottimismo: il suo obiettivo è sempre stato quello di rafforzarsi e di elevarsi a protagonista della scena europea e mondiale. Ma qual è secondo Cosberg il futuro del settore dell’ assemblaggio nel nostro Paese? « Di natura sono molto positivo, caratteristica importante per un imprenditore, ma penso che se noi italiani non ci diamo una mossa saremo presto la succursale degli asiatici: dobbiamo fare fronte comune. Come Cosberg stiamo strutturandoci sempre più ma non è semplice. È fondamentale creare un’ entità italiana- o europea- forte e connessa. Chi la possa formare non saprei. Serve un gruppo di imprenditori che abbia a cuore questo settore e investa per creare un gruppo di aziende complementari. Ma, prima di tutto, serve cambiare la nostra mentalità. Purtroppo, in Italia siamo più contenti di avere il 100 % di niente che lo 0,1 % di qualcosa. E questo è frutto dell’ attitudine a guardare sempre e solo il nostro“ orticello”. In sostanza, indipendentemente da tutti i fattori esogeni, il futuro del nostro comparto può essere positivo o negativo, ma tutto è nelle nostre mani, dipende da noi. In Italia siamo capaci di dare vita a soluzioni creative e intelligenti, ma è necessario cambiare atteggiamento, evitando di svendere i nostri valori e le nostre aziende. Dobbiamo lavorare per il futuro del comparto, non delle singole aziende. Se iniziamo a farci la guerra tra noi, alla fine vinceranno gli altri. Questo è il punto e da qui bisogna partire per prepararci al futuro », conclude Michele Viscardi.
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