le che è in capo a chi costruisce gli impianti e cioè la diminuzione della lunghezza dei tratti ciechi . Una raccomandazione che viene fatta da produttori di tubazioni e raccordi è quella di avere impianti dove ci sia la massima circolazione , un fattore che riduce la possibilità di addensamenti di calcare dovuti al ristagno .
QUALITÀ DELL ’ ACQUA POTABILE Il calcare ci porta anche in una direzione molto importante e delicata , la qualità dell ’ acqua che beviamo : una problematica duplice , a dire il vero , perché la mineralità delle acque potabili è un fattore che ha aspetti allo stesso tempo positivi e negativi . Infatti stiamo parlando di una situazione in cui l ’ acqua demineralizzata è sicuramente un fattore positivo per chi ha specifici problemi di salute , ma un ’ acqua completamente o fortemente demineralizzata è “ povera ” di sostanze che per l ’ organismo sono sicuramente necessarie . E allora qual è il punto di equilibrio ? Non sta a noi esprimerci in materia , ma va notato che l ’ applicazione di meccanismi di osmotizzazione inversa che è stata spesso presentata come una necessità non sempre ha solo benefici ,
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perché appunto elimina dall ’ acqua una componente minerale della quale gli organismi hanno in fin dei conti bisogno .
LEGIONELLA , DALL ’ ACQUA ALL ’ ARIA L ’ accumulo di calcare è anche fra le cause della proliferazione di legionella , un batterio la cui pericolosità deriva dall ’ inalazione per via aerea , ma la cui diffusione è davvero impressionante al punto da far dire anche ai soggetti più esperti che è praticamente impossibile eliminarne la presenza . Rimane però un fatto , che gli impianti non correttamente manutenuti sono maggiormente a rischio , perché sono più probabili le situazioni in cui arriviamo a condizioni in cui i rami ciechi , i rubinetti aperti raramente e altre situazioni simili favoriscono la generazione di bacini di coltura del batterio . Va inoltre sottolineato come la legislazione porti da questo gennaio 2023 il limite massimo di concentrazione di unità formanti colonia per litro a essere abbassato a 1000 , una soglia molto bassa che implica la necessità di adottare una prassi di contrasto molto severa e precisa su tutti gli impianti . Non è questa la sede per discutere di quale sia
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la soluzione più corretta , forse perché una soluzione in assoluto corretta non c ’ è , ma piuttosto prevale ragionevolmente l ’ adozione di strategie integrate che combinino differenti |
metodologie di riduzione della concentrazione , ma chi costruisce e manutiene impianti termoidrosanitari ha il compito di occuparsi anche di questo . |