TIS - Il Corriere Termo Idro Sanitario Gen 2023 | Page 25

www . infoimpianti . it TIS N . 397 GENNAIO-FEBBRAIO 2023
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La materia di un impianto termoidraulico si è ampliata nei tempi più recenti creando un sistema modulare di elementi e una quantità di variabili in gioco che rendono allo stesso tempo interessante e complesso il lavoro di chi opera nel settore . Proviamo ad esaminare una serie di argomenti che possono determinare le linee di sviluppo del mondo termoidrosanitario . Segue da pagina 26 a pagina 28 una prima carrellata di prodotti e soluzioni per sistemi idrotermici che proseguirà su numeri successivi

le che è in capo a chi costruisce gli impianti e cioè la diminuzione della lunghezza dei tratti ciechi . Una raccomandazione che viene fatta da produttori di tubazioni e raccordi è quella di avere impianti dove ci sia la massima circolazione , un fattore che riduce la possibilità di addensamenti di calcare dovuti al ristagno .
QUALITÀ DELL ’ ACQUA POTABILE Il calcare ci porta anche in una direzione molto importante e delicata , la qualità dell ’ acqua che beviamo : una problematica duplice , a dire il vero , perché la mineralità delle acque potabili è un fattore che ha aspetti allo stesso tempo positivi e negativi . Infatti stiamo parlando di una situazione in cui l ’ acqua demineralizzata è sicuramente un fattore positivo per chi ha specifici problemi di salute , ma un ’ acqua completamente o fortemente demineralizzata è “ povera ” di sostanze che per l ’ organismo sono sicuramente necessarie . E allora qual è il punto di equilibrio ? Non sta a noi esprimerci in materia , ma va notato che l ’ applicazione di meccanismi di osmotizzazione inversa che è stata spesso presentata come una necessità non sempre ha solo benefici ,
perché appunto elimina dall ’ acqua una componente minerale della quale gli organismi hanno in fin dei conti bisogno .
LEGIONELLA , DALL ’ ACQUA ALL ’ ARIA L ’ accumulo di calcare è anche fra le cause della proliferazione di legionella , un batterio la cui pericolosità deriva dall ’ inalazione per via aerea , ma la cui diffusione è davvero impressionante al punto da far dire anche ai soggetti più esperti che è praticamente impossibile eliminarne la presenza . Rimane però un fatto , che gli impianti non correttamente manutenuti sono maggiormente a rischio , perché sono più probabili le situazioni in cui arriviamo a condizioni in cui i rami ciechi , i rubinetti aperti raramente e altre situazioni simili favoriscono la generazione di bacini di coltura del batterio . Va inoltre sottolineato come la legislazione porti da questo gennaio 2023 il limite massimo di concentrazione di unità formanti colonia per litro a essere abbassato a 1000 , una soglia molto bassa che implica la necessità di adottare una prassi di contrasto molto severa e precisa su tutti gli impianti . Non è questa la sede per discutere di quale sia
la soluzione più corretta , forse perché una soluzione in assoluto corretta non c ’ è , ma piuttosto prevale ragionevolmente l ’ adozione di strategie integrate che combinino differenti
metodologie di riduzione della concentrazione , ma chi costruisce e manutiene impianti termoidrosanitari ha il compito di occuparsi anche di questo .

PRV

RIDUCE E MANTIENE COSTANTE LA PRESSIONE dell acqua nell impianto domestico

Il PRV appartiene alla lista di prodotti IVAR che costituisce la cosiddetta “ matrice di contribuzione ” per il conseguimento delle certificazioni LEED e BREEAM per gli edifici . In particolare , PRV contribuisce al prerequisito e al credito “ INDOOR WATER USE REDUCTION ” del protocollo LEED .

MENO

STESSO TEMPO

MENO

DI UTILIZZO

ACQUA EROGATA